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FERZA, che in poesia trovasi anche FERSA.
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FERZA, che in poesia trovasi anche FERSA.
Definiz: Sost. femm. Verga o Bacchetta, con una o più strisce di cuoio o di minugie o di funicelle, pendenti dalla sua cima, per battere o menar colpi; oggi comunemente Sferza.
Probabilmente dal lat. ferula. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Nel fondo erano ignudi i peccatori.... Di qua, di là, su per lo sasso tetro Vidi Dimon cornuti con gran ferze, Che li battean crudelmente di retro.
Esempio: Vill. G. 149: Le insegne de' detti gonfaloni eran queste. Nel Sesto d'oltr'Arno, il primo il campo vermiglio e scala bianca; il secondo, il campo bianco con una ferza nera; il terzo, ec.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. M.: Proferse loro anche la ferza, e disse: tenete questa ferza.
Esempio: Petr. Rim. 2, 196: Nè per ferza è però madre men pia.
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 74: Trovò [Gesù] nel tempio gente che vendevano pecore, buoi e colombe, e cambiatori che sedevano a cambiare moneta. E veggendo questo Gesù, fece una ferza di corda, e con essa tutti li cacciò del tempio.
Esempio: Leggend. B. Umil. 71: Aveva fatto l'amabile Umiliana una disciplina, e una ferza di coregge di nerbi, colla quale…. si batteva.
Esempio: But. Comm. Dant. Inf. 1, 482: E che la ferza similmente scaccia: imperò che così erano sferzati, come li altri dell'altra ripa.
Esempio: E But. Comm. Dant. Inf. 1, 651: Ferza e scuriata è una medesima cosa, ed è lo strumento con che si batte lo cavallo, o vero li fanciulli. E 3, 519: La ferza è movitrice del cavallo.
Definiz: § I. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Questo cinghio sferza La colpa della invidia, e però sono Tratte da amor le corde della ferza. Lo fren vuol esser del contrario suono.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 305: Questo cinghio; cioè secondo balso del purgatorio, sferza; cioè batte e punisce co la fersa de la iustizia di Dio, La colpa de la invidia.
Esempio: Cas. Rim. 1, 13: E questa man d'avorio tersa e bianca E queste braccia, e queste bionde chiome Fian per innanzi a te ferza e tormento.
Definiz: § II. E per Una specie di frusta, che si usava nel giuoco fanciullesco del paleo per far girare l'arnese così chiamato. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Io vidi per la croce un lume tratto Dal nomar Iosuè, com'ei si feo.... Ed al nome dell'alto Maccabeo Vidi muoversi un altro roteando, E letizia era ferza del paleo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Libr. Stor. div. R. 47, 22: Fece fare un molto bello paleo, ed una ferza, per farlo molto ben girare d'intorno.
Definiz: § III. Ferza del sole, e oggi comunemente Sferza, prendesi figuratam. a significare Il gagliardo percuotere, e quasi sferzare, che fa co' suoi raggi il sole alto sull'orizzonte, nella stagione o nelle ore più calde. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Come il ramarro sotto la gran fersa De' dì canicular cangiando siepe, Folgore par, se la via attraversa.
Esempio: Vill. G. 348: Per lo disagio di stare insino dopo nona a schiera alla ferza del sole, e al gran caldo ch'era.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 651: Sotto la gran fersa; cioè sotto la grande battitura, ponendo lo strumento per l'effetto,... Dei dì canicular.