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Dizion. 3° Ed. .
VICINO
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pag.1778
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VICINO.
Definiz: | Vicino d'uno: si dice a Quel, che gli abita appresso. L. vicinus
ni. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 34. O sventurata, che si dirà da' tuoi fratelli, da' parenti, e da'
vicini? |
Esempio: | E Bocc. Nov. 79. 4. La compagnia de' quali era continua, ed
eran suo' vicini. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 87. 2. Quello che ad una mia vicina, non è ancor
guari, addiviene. |
Esempio: | E Bocc.Nov. 64. 12. Tanto andò il romore di vicino in vicino,
ch'e' pervenne, ec. |
Esempio: | Tesoret. E se sotto mantello Hai orlato il cappello Ad alcun tuo vicino, Per
metterlo al dichino. |
Esempio: | Dan. Inf. 33. Or ti dirò, perch'io son tal vicino. |
Esempio: | Petr. Canz. 29. 4. Qual colpa, qual giudicio, o qual destino, Fa stridíre il
vicino? |
Esempio: | E Petr. Son. 72. Che perduto hanno sì dolce vicino [qui
cittadino, compagno, della stessa Città] |
Definiz: | §. Questa voce Vicino sust. ci da diversi proverbi, e maniere proverbiali. |
Esempio: | Albert. cap. 16. Chi ha mal vicino ha mal mattutino. |
Esempio: | §. Albert. cap. 29. Meglio è vicin di presso, che fratel da
lunga. |
Definiz: | §. Aver cattivi vicini: del Lodarsi per se medesimo. Latin. domesticus
testis. |
Definiz: | §. Tanto durasse la mala vicina, Quanto dura la neve marzolina. |
Definiz: | §. Non è più bell'amar che la vicina, Massime quando stesse addirimpetto. |
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