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Dizion. 1° Ed. .
VICINO
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pag.937
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VICINO.
Definiz: | Vicino d'uno, si dice a quel, che gli abita appresso. Lat. vicinus, ni.
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Esempio: | Bocc. n. 77. 34. O sventurata, che si dirà da' tuo' fratelli, da' parenti, e da'
vicini? |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 4. La compagnia de' quali era continua, ed
eran suo' vicini? |
Esempio: | E Bocc. nov. 87. 2. Quello che ad una mia vicina, non è ancor
guari, addivenne. |
Esempio: | E Bocc.nov. 64. 12. Tanto andò il romore di vicino in vicino,
ch'e' pervenne, ec. |
Esempio: | Dan. Inf. 33. Or ti dirò, perch'io son tal vicino. |
Esempio: | Petr. canz. 29. 4. Qual colpa, qual giudicio, o qual destino, Fa stridíre il
vicino? |
Esempio: | E Petr. Son. 72. Che perduto hanno sì dolce vicino.
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Esempio: | Albert. cap. 16. Chi ha mal vicino ha mal mattutino. Proverbio.
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Esempio: | E Albert. cap. 29. Meglio è vicin di presso, che fratel da
lunga. |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio. Aver cattivi vicini, di chi si loda per se medesimo. Latin.
domesticus testis. |
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