Lessicografia della Crusca in rete

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CORTECCIA
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CORTECCIA.
Definiz: Crosta, Buccia, Scorza; e detto assolutam. vale Crosta di pane. Lat. crusta; e degli alberi: liber.
Esempio: Cr. 3. 7. 1. Alcuno grano è mezzanamente lungo, e bianco, ovvero rosso, ed ha sottil corteccia.
Esempio: E Cr. num. 14. Il pane in forma grande, ha la corteccia più sottile, e più dura, e imperò la sua corteccia nutrica poco, e a smaltire è dura.
Esempio: E Cr. cap. 3. 13. Fa prode, se sia cotta senza la corteccia, e imperò è buona agl'idropici, ma colla corteccia nuoce troppo per la ventosità, ed enfiagione, che fa.
Esempio: E Cr. 5. 10. 5. Innestasi il fico del mese d'Aprile circa la corteccia.
Esempio: Vett. Colt. 31. Ne ricevono danno da molti animali loro nimici, i quali gli consumano dentro, e votano il gambo, e midollo degli ulivi posti a piantoni, talche resta loro poco altro, che la corteccia.
Definiz: §. I. Per similit. Parte di muraglia. Lat. crusta. Gr. πλάξ.
Esempio: M. V. 8. 46. La stanga volta in arco volse con una gran corteccia del campanile.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: D. Gio. Cell. Piatoso disiderio è quello nella corteccia, ma nella midolla è più crudel, ch'ogni crudeltà.
Esempio: Coll. SS. Pad. I quali già avevano attratti una volta, quanto alla corteccia di fuori.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 256. Si maravigliò ec. sì per la profondità del senso, il quale sotto la bella corteccia delle parole gli pareva sentire nascoso.
Esempio: M. V. 10. 25. Quasi per lusinghe tirato nel trattato, con infignere di non sapere se non la corteccia.
Esempio: Cron. Morell. 221. Faremo fine rimanendo contenti d'avere tocco solamente le cortecce d'alcuna.
Definiz: §. III. Per similit. Pelle. Lat. cutis, pellis. Gr. δέρμα.
Esempio: Buon. rim. 84. Dinanzi mi si allunga la corteccia.