Lessicografia della Crusca in rete

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BOZZA
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BOZZA.
Definiz: Sost. femm. Pezzo rettangolare di pietra lavorato alla rustica.
Analogo per la sua forma convessa a boccia, lat. barb. bocia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 118: Porta.... tutta di bozze o vero bugne, non rozze, ma pulite.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 23, 1: Bozze chiamansi quelle pietre, le quali con maggiore o minore aggetto sportano fuori delle fabbriche con varie sorte di spartimenti; e fannosi alcuna volta piane, acciocchè non si faccia con esse scala alle muraglie; altre volte più rilevate, ed usansi per lo più con l'ordine rustico.
Esempio: Bellin. Cical. 11: Il fabbricar di bozze si giudica ancora, e fu giudicato mai sempre, il miracolo dell'architettura.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 166: La rusticità dell'opera, e le bozze in ordine toscano,.... sembrano contribuire a grandiosità e a robustezza: le bozze peraltro non son già rilevate.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 5, 119: Tra queste [torri] la più notabile è quella del palazzo della Signoria, fatta a bozze, fondata in basso sopra due sole muraglie.
Definiz: § I. Per Abbozzo, ossia la prima e imperfetta forma di un'opera d'Arte. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 23, 1: Bozza si dice ad alcuni piccoli modelli o quadri che conducono gli artefici, per poi farli maggiori nell'opera, quasi principio di lavoro, o sia di pittura, di scultura, o altro.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 132, 1: Modo usato dal gran Michelagnolo, come mostra la maravigliosa bozza dell'Apostolo, che si vede di sua mano nel cortile.
Esempio: Varch. Oraz. Buonarr. 28: Gli schizzi di Michelagnolo nella pittura, e le bozze nella scultura, mostravano e mostrano la profondità ed eccellenza dell'intelletto e ingegno suo.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 141: Desiderando di condur la statua di marmo con più diligenza, cerchi di finire il modello grande meglio del piccolo; e non potendo per mancamento di tempo, come suole intervenire, conduca il detto modello grande d'una bozza conveniente.
Esempio: Soldan. Sat. 104: Tu se' una bozza o un dirozzamento Dell'arte ch'introdur la forma agogna (qui figuratam.).
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 160: Sino ai tempi di Tiberio si conservarono per le gallerie di Roma i disegni e le bozze di questo artefice, che facevan vergogna all'opere vere della natura.
Definiz: § II. E pure per Abbozzo, detto di scrittura, componimento e simili. –
Esempio: Nard. Stor. 1, 264: La qual pratica, avendo comunicato il Re con gli oratori fiorentini, si cominciò a trattare, come altra volta, una bozza di capitoli.
Esempio: Varch. Stor. 1, 397: Fece leggere la lettera, e dopo la lettera una bozza di una provvisione ch'essi avevano fatta.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 416: Lasciando stare che non è quella carta originale, non autentica, non intera, ma una bozza tronca e imperfettissima.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 339: In questo proposito io mi trovo ancora la bozza di altre scritture e informazioni.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 64: Così fossero vedute le preparazioni, i repertorj, gli spogli,.... le bozze, le cancellature, le cose prima elette e poi rifiutate, che per avventura sarebbe più compatito chi mette in luce le sue fatiche.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 65: Basta, voi componete, e sapete quello ch'è una bozza di una poesia.
Definiz: § III. Bozza. Dicesi dagli Stampatori quel pezzo di foglio che imprimesi appena fatta la composizione di una scrittura qualunque, a fine di farvi le correzioni occorrenti.
Definiz: § IV. Bozza trovasi anche per Enfiato o Enfiatura. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Di ciò vi potete accorgere quando nel visaggio verranno bozze.
Esempio: Vill. G. 892: Apparendo nell'anguinaia o sotto le ditella certi enfiati chiamati gavoccioli, e tali ghianducce, e tali chiamavano bozze.
Definiz: § V. Bozza, dicesi figuratam. per Bugia, Fandonia; oggi più comunemente Boccia. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 41: Soggiunsero di lui mill'altre bozze.
Esempio: Not. Malm. 1, 363: Bozze, intendi bugie, fandonie, trovati non veri, finzioni e simili. Quando non vogliamo credere qualche novità che ci sia raccontata, diciamo: io l'ho per bozza.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 2, 162: Che io ne voglia toccare? Nò certo, l'ho per bozza.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 158: Non mancon mai Ai mercanti par mia gretole e bozze.
Esempio: Bellin. Cical. 11: Quasi che col nome di bozza, che vuol dire fiaba, fandonia, inganno, falsità, e' gl'insegnasse.... essere una fiaba, una falsità che tal modo di fabbricare fosse cosa buona.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 181: E tali vi sono, dalla cui bocca altro che bozze e fandonie narrar non s'ode.
Definiz: § VI. Onde Ficcar bozze, vale Spacciare altrui per vere le cose false; lo che dicesi anche Piantar carote.
Definiz: § VII. Bozza, termine di Marina, vale Corda corta, un capo della quale si ferma a un punto stabile, l'altro si allaccia a una gomena, a una catena o simile, per impedire che trascorra o per ritenerla.
Definiz: § VIII. A bozza, coi verbi Lavorare A bozza, Operare A bozza e simili, vale Abbozzare, Digrossare, Non dare che una prima e imperfetta forma al lavoro. –
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 181: Il frate ha già condotta una statua assai ben oltre con meraviglia di tutti,.... perchè non lavora a bozza come fanno gli altri, ma va scoprendo le membra finite, di sorte che par una donna ignuda che esca da la neve.