Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
NUOCERE
Apri Voce completa

pag.1097


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» NUOCERE
Dizion. 5 ° Ed.
NUOCERE.
Definiz: Far danno, male, pregiudicare. Ed in alcune delle sue voci comunemente si usa senza la lettera.
Esempio: Boc. Nov. 81. 9. Ne mai cosa se ne saprebbe che lor nocesse.
Esempio: Lab. n. 42. Per certo io non son venuto per nuocerti.
Esempio: Petr. Son. 2. Com'huom, ch'a nuocer, luogo, e tempo aspetta.
Esempio: Filoc. 6. 237. In vano s'affatica, chi nuocer vuole a colui, cui Dio vuole aiutare.
Esempio: But. Acciocchè più sieno nociuti dallo 'ncendio.
Esempio: Omel. S. Gio. Gris. Huomo, che da lui possa essere offeso, e nociuto.
Esempio: E Omel. S. Gio. Gris. appresso. Che nocette la morte a quel giustissimo Abel.
Esempio: E Omel. S. Gio. Gris. altrove. Che gli nocettero i flagelli.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 633. Con tutto questo in verità il Lorenese avea ben talora sdegno, non mai odio, verso il Pontefice, ec. e però a guisa degli amici adirati, non intendeva di nuocere, ma gli bastava di far vedere, che poteva nuocere.