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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPETTOSO.
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DISPETTOSO.
Definiz: Add. Che si compiace di far dispetto, Di modi molto scortesi, D'indole sprezzante. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 305: Ma lasciamo stare l'essere le femmine così fiere, così vili, così orribili, così dispettose, come ricordato t'hanno le mie parole, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 121: Importune, superbe, dispettose, Prive d'amor, di fede e di consiglio.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 63: Le belle [donne] almen son docili, amorose;... Ma le brutte, son brutte e dispettose.
Definiz: § I. Per Pieno di dispetto, di rabbia, di sdegno; Indignato, Indispettito, e simili. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 209: Lanciossi nel mezzo della pressa de' suoi, là ove egli vide, che maggiore gridata facevano coloro ch'erano indegnati di questo fatto e dispettosi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 2: Rinaldo.... Mena de l'azza dispettoso e fiero.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 204: Della partenza e dell'andata sua (del Duca d'Epernone) verso Angolemme si mostrò il Re grandemente crucciato e dispettoso, e fece che il segretario Villeroi scrivesse subito ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: S'una donna,... tutta Quanta la notte tempesti 'l marito,... E 'l rimbrotti, e 'l rampogni, e gli rivegga, Dispettosa e gelosa, Il conto ec.
Definiz: § II. E figuratam. ‒
Esempio: Vill. M. 53: Giovanni de' Peppoli, avvelenato di sdegno della sua presura,... con lo impeto del suo dispettoso cuore ebbe podere di vendere la città e' suoi cittadini.
Esempio: Bianchin. Sat. ital. 1: Con torvo animo e dispettoso le correzioni ascoltano, e gli stessi correggitori dispregiano.
Definiz: § III. Poeticam., per Altiero e sdegnoso, o disprezzante. ‒
Esempio: Dant. Inf. 14: Chi è quel grande, che non par che curi L'incendio, e giace dispettoso e torto Sì, che la pioggia non par che il maturi?
Esempio: E Dant. Purg. 17: Poi piovve dentro all'alta fantasia Un crocifisso dispettoso e fiero Nella sua vista.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 89: A ragionar riprese [Argante] Via più che prima dispettoso e torto.
Definiz: § IV. Pure poeticam. per Turbato da forte corruccio, da risentimento, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 10: Micol ammirava, Sì come donna dispettosa e trista.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 51: Quella ch'a piè rimase, dispettosa, E di vendetta ingorda e sitibonda,... Nè giorno mai, nè notte mai riposa.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 74: E 'l piè volgendo, di partir fea segno Tutta negli atti dispettosa e trista.
Definiz: § V. Par Proprio di persona indignata o indispettita, Che mostra dispetto, ed altresì Che muove da dispetto; detto di fronte, contegno, atti, e simili. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 6, 32: Con dispettoso atto superbo Sovra il caduto cavalier favella: Renditi vinto.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 55: Già buona pezza in dispettosa fronte Torva il riguarda, alfin prorompe all'onte.
Esempio: Red. Esp. nat. 16: Con fronte sicura e dispettosa offerse il petto ignudo.
Definiz: § VI. E per Che desta dispetto, sdegno, ed altresì Che apporta noia, fastidio, Fortemente rincrescevole, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Teseid. 2, 41: Io non son sì crudel, che cota' cose Volentier non mettessi la persona Per vendicarle, sì son dispettose.
Esempio: Bemb. Lett. 4, 111: Il convenire altri mutar tutto l'ordine della sua vita,... è cosa non solo noievole, ma insieme anco e disagevole e dispettosa.
Esempio: Grazz. Comm. 172: Ella (la commedia) arà il principio, il mezzo,... nè in lei saranno quei discorsi dispettosi e rincrescevoli,... nè quelle recognizioni deboli e sgarbate, che in molte, molte volte si sono vedute.
Definiz: § VII. E figuratam., per Che offende l'occhio o l'orecchio, Spiacevole, Ingrato, alla vista o all'udito. ‒
Esempio: Bemb. Pros. 57: Aviene alcuna volta che quello che noi di scrivere ci proponiamo, isprimere non si possa con acconcie voci, ma bisogni recarvi le vili, o le dure, o le dispettose.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1, 88: Questa città (Bergamo)... è sì amena e tanto piacevole da questa banda [di mezzodì], quanto rigida e dispettosa dalla parte di tramontana, dove solo abbonda di ferro e di pietre da arrotarlo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 257: Dolor piccolo veramente, ma dispettosissimo, come è più dispettoso il sentir una rastiatura d'un piatto d'argento che una cannonata.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., detto di piante, vale Restìo, Non docile, Che non si acconcia naturalmente all'educazione e garbo voluto dall'uomo. ‒
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 247: I corbezzoli hanno il gambo spogliato di foglia, e sono difficili e dispettosi a maneggiarsi, e a dar loro buona forma.
Esempio: Dav. Colt. 529: Metti.... (nel boschetto per tordi) pochi ginepri e manco corbezoli, perchè sono a maneggiar dispettosi.
Esempio: Olin. Uccell. 63: Alcuni lasciano i ginepri e' corbezzoli, come piante che s'allevan con qualche stento, e dispettose a maneggiarsi.
Definiz: § IX. Si usò per Che ha in dispetto, Spregiatore, Odiatore, costruito con un compimento. ‒
Esempio: Frezz. Quadrir. 2, 15: Ladro, assassin, biastemator di Dio, E dispettoso d'ogni cosa buona, E nemico ad ogni atto onesto e pio.
Definiz: § X. E si usò pure per Degno di disprezzo, Abietto, e simili. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 438: La plebe, per la vilezza degli addomandatori, non ne volse fare alcuno (de' tribuni), però che troppo le parevano vili e dispettosi.
Esempio: Bocc. Teseid. 2, 27: Signor, non ammirar l'abito tristo, Che innanzi a tutte ci fa dispettose.
Esempio: S. Gir. Grad. 20 var.: Intanto, quanto a te medesimo pare essere più vile e più dispettoso, intanto sei più prezioso davanti Dio.