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AGGRADIRE.
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AGGRADIRE.
Definiz: Neutr. Essere a grado o in grado, Piacere, Sodisfare. −
Esempio: Bocc. Decam. 4, 168: Li quali tanto all'una parte e all'altra aggradirono, che non che l'un dall'altro aspettasse d'essere invitato a ciò, anzi a dovervi essere si faceva incontro l'uno all'altro invitando.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 16 t.: A loro aggradiva molto la sua venuta.
Esempio: Porz. Op. 15: Aggradiva al duca di Calavria abbatter quelli per rilevare il padre.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 122: Non aggradendo detto vino, loderei il prendere.... una cucchiaiata di conserva ec.
Esempio: Fag. Rim. 4, 59: Milano poi mi piace e mi aggradisce Più di codesto vostro laberinto.
Definiz: § I. E per Compiacere, Far cosa grata. −
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 44: La Santità del Papa, per aggradire al Re,.... prestò suo consenso.
Definiz: § II. E Att. Per Gradire, Avere a grado o in pregio. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 303: Onor con umiltà volse aggradire Da la turba che grande fe' venire.
Esempio: Senec. Pist. 205: La vivanda è più aggradita dall'affamato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 3: Piacciavi, generosa Erculea prole, Ornamento e splendor del secol nostro, Ippolito, aggradir questo che vuole, E darvi sol può l'umil servo vostro.
Esempio: Cell. Vit. 522: Perchè e' si reputa a favore, che la detta Sua Eccellenza Illustrissima aggradisca le cose sue, si contenta che il pagamento sia di scudi 1500 d'oro in oro.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 253: Mandaronvi ambasciatori i Viniziani a visitarlo, mandovvi il Papa e il Duca di Firenze Giordano Orsino, aggradendo in parole cotal venuta.
Definiz: § III. Aggradirsi uno, vale Renderselo benevolo, Cattivarselo, che anche dicesi Aggraduire. −
Esempio: Adr. Plut. Vit. 1, 81: Rimise gli abitanti in libertà e forma di republica per aggradirsi gli animi del popolo.