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Dizion. 5° Ed. .
EBRIETÀ, EBRIETADE e EBRIETATE, ed anche EBBRIETÀ, EBBRIETADE e EBBRIETATE.
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EBRIETÀ, EBRIETADE e EBRIETATE, ed anche EBBRIETÀ, EBBRIETADE e EBBRIETATE. Definiz: | Sost. femm. L'essere ebrio o ebbro; Stato, Condizione, di persona ebbra: comunemente Ubriachezza. |
Dal lat. ebrietas. ‒ Esempio: | Libr. Cur. Febbr.: L'ebrietade è curata in questo modo: che primieramente sia provocato il vomito, e sia fatto dormire. | Esempio: | Vill. M. 411: La mattina vegnente il signore mandò per certi cittadini, i quali, come usciti d'ebrietà e assicurati, v'andarono. | Esempio: | S. Antonin. Lett. 34: E questo figurò la ebrietà di Noè dal vino della sua vigna. | Esempio: | Gell. Circ. 144: Insino che non son posati que' fumi del vino,... non conoscono l'ebrietà loro. | Esempio: | E Gell. Circ. appr.: Non è altro l'ebrietà che una spezie di pazzia. | Esempio: | Riccat. I. Op. 4, 151: Ne' sogni, nelle ebrietà, nelle frenesie si fa uso di tutti i sensi, quantunque ci sieno gli obbietti che li mettano in movimento. |
Definiz: | § I. E per Il vizio dell'ubriachezza. ‒ | Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 173: L'ebrietà è lusinghiere demonio, dolce veleno, soave peccato. | Esempio: | E Giamb. Lat. Tes. 137 t.: Salamone dice, che dove regna ebrietà non v'è occulto nulla. | Esempio: | Benc. Pimandr. Mercur. 13: O popoli, o uomini terreni, che vi siete in tutto dati alla ebrietà ed al sonno ed alla ignoranzia, vivete sobriamente. | Esempio: | Castigl. Corteg. 209: Qual cosa dir si può più aliena dalla continenza d'un vecchio, che la ebrietà? | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 19: Con la magnanimità e fierezza eran miste molte imperfezioni, soverchia morbidezza nel vivere, l'ebrietà, gli amori, le insolenze, le vesti effemminate. |
Definiz: | § II. E figuratam. per Grande commozione e quasi alienazione dell'animo cagionata da forte piacere. ‒ |
Esempio: | Panzier. Tratt. 27: Quarto, una eccellentissima ebrietade d'amore in contemplare. |
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