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DRAGONE ed anche, ma oggi soltanto in poesia, DRAGONE.
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DRAGONE ed anche, ma oggi soltanto in poesia, DRAGONE.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Drago, sia nel senso di Animale favoloso, sia di Grosso serpente: ed altresì come nome d'un genere di rettili.
Dal lat. draco, draconis. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 73: Dragone è maggiore generazione di tutti serpenti, ed eziandio è maggiore che nessuna bestia del mondo, ed abitano in India nel paese d'Etiopia.
Esempio: Malisp. Stor. fior. 112: Il campo rosso entrovi uno dragone verde.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 114: Incontanente che uscì fuori della porta del monastero, vide e trovò nella via incontra di sè stare uno dragone con la bocca aperta.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 107: Allora subitamente uscìe di sotto la base un grande dragone, il quale uccise il figliuolo del pontefice.
Esempio: Cic. Tusc. 54: Costei uccise el lungo e grande dracone guardante l'albero de' pomi d'oro.
Esempio: Bocc. Filoc. 434: Un carro da due dragoni tirato gli venne avanti.
Esempio: Cellin. Vit. 176: Questo non è polso di uomo, ma è d'un leone o d'un dragone.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 149: Contano dunque, ch'egli un dì vide sotterra, con occhi più che cervieri, uno smisurato dragone, lungo delle miglia quante Iddio vel dica.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 126: Molti savj naturali istorici concludono, essere gli alati dragoni invenzione de' poeti o degl'impostori, essendo veramente quanti sinora ho veduti nelle più celebri gallerie tutti artefatti, e gli descrivono i buoni medici nati nel nostro corpo!
Definiz: § I. E in locuzioni figurate, specialmente secondo il linguaggio biblico. ‒
Esempio: Savonar. Poes. 54: Surgi,... Agnel benigno, Contro al fero Faraone. De! riforma il corvo in cigno, Supplantando il gran dracone. Sveglia omai il tuo Leone Della tua tribù di Iuda, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 505: Chi è.... in protezione di Dio, sicuro calca l'aspido e 'l basalisco, e scalpita e conculca il leone e 'l dracone, spezzando a un tratto la ferocità dell'uno, e spegnendo il veleno dell'altro.
Definiz: § II. Figuratam. per Guardia vigilante e forte; perchè, fra le altre favole, si diceva dei dragoni che fossero posti a guardia di tesori, di luoghi incantati, e simili. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Podestà, castellani,... governatori, Abbiano innanzi al passo la Giustizia, Accanto la Pietà, Sappian ben sostener la dignità, E sian dragoni incontro alla tristizia.
Definiz: § III. Pur figuratam., presso scrittori ascetici, è preso per Il diavolo. ‒
Esempio: Savonar. Pred. 14: El dracone anche significa el diavolo, perchè è bestia tortuosa, ed ha mille rivolte e mille malizie.
Definiz: § IV. Si disse a Quella meteora, che comunemente chiamasi Tromba. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 5: Sorger da lontan più nugoloni, Che.... raccoltisi poi tutti in un gruppo Unirsi in un instante, E scioni, e dragoni, e tuoni, e lampi, E tempeste, e saette, Gravidi partorir d'alto spavento.
Definiz: § V. Term. d'Archeologia. Insegna d'una coorte militare, presso i Romani, come l'Aquila era d'una legione. ‒
Esempio: Giamb. Vegez. 54: Il primaio segno di tutte le schiere si è l'aguglia, la quale il portatore dell'aguglia porta. I gonfaloni del dragone e dell'altre insegne, i gonfalonieri nelle battaglie portano.
Definiz: § VI. Term. d'Astronomia. Nome d'una delle costellazioni dell'emisfero settentrionale. ‒
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 28: Cocchiere, Orsa maggiore, Dragone, Chioma di Berenice, ec.
Definiz: § VII. E pur Term. d'Astronomia. Lo spazio che è chiuso dal cerchio del moto della Luna e dall'eclittica, i quali s'intersecano: e detto spazio chiamasi Ventre del Dragone; Capo e Coda di esso capo del dragone coda del dragone le due intersecazioni, che si dicono anche Nodi. ‒
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 14: Di capo e di coda di dragone. E troviamo nella via di ciascuno pianeto di sopra dal sole, ed in ciascuno di sotto dal sole, due punti oppositi;.... l'uno punto è chiamato capo di dragone, e l'altro è chiamato coda di dragone.
Esempio: E Ristor. Comp. Mond. appr.: E troviamo l'ecclissi, cioè l'oscurazione del sole, che non comincia XII gradi di lungi da capo e da coda di dragone; e questo è perchè la via del sole e della luna si vanno appressando e congiugnendo insieme ambidue, ed in quelli due punti li quali sono chiamati capo e coda di dragone; e quando noi adequiamo il sole e la luna, cioè di trovare lo luogo là ov'elli sono, e trova i dodici gradi di lunga dal capo o dalla coda di dragone, troviamo iscurato il sole delle XII parti l'una, ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 42: Il suo moto (della luna) non è sotto la medesima linea per la quale cammina il sole; ma è in un cerchio il quale in due parti sega l'ecclittica, declinando da essa mezzo verso austro e mezzo verso settentrione, e nelle maggiori sue declinazioni s'allontana cinque gradi; e questo tal cerchio s'addimanda il dragone della luna, perchè insieme con l'ecclittica forma due figure simili a due serpenti, più larghe verso il ventre ed anguste verso l'estremità; e da questa medesima similitudine delli due punti, dove detto dragone e l'ecclittica si segano, l'uno s'addimanda capo, e l'altro coda del dragone: chiamasi il capo quella sezione per la quale passa la luna allora che lasciando le parti australi del suo dragone, passa nelle settentrionali, e tal segamento si dimanda ancora nodo ascendente; ed il punto opposto, pel quale passa la luna quando di settentrione si fa australe, si dice nodo discendente, ovvero coda del dragone.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 270: Posta la luna in congiunzione col sole, lo splendore che ella da lui riceve più efficace sarà, che quando ella si è posta all'opposizione; trovandosi in questo luogo più lontana dal sole che in quello, tanto quanto importa il diametro del dragone, cerchio massimo dell'orbe, nel quale la luna si rivolge.
Definiz: § VIII. Term. de' Botanici. Lo stesso che Dragoncello; Targone. ‒
Esempio: Soder. Cult. Ort. 99: Il Dragone o Dragoncello, che in Toscana si chiama Targone, è erba oltre a modo delicatissima, per l'insalata di mescolanza e per le salse.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 100: Fassi nascere il dragone con arte di questa maniera, ec.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. appr.: Il migliore è cercar d'avere della più buona sorta Dragoni che si possa ritrovare, e traspiantarne ec.
Definiz: § IX. Term. Militare. Soldato di una sorta di milizia a cavallo, che tiene il mezzo tra la cavalleria grave e la leggiera: e un tempo Soldato a piede che, secondo i bisogni, si serviva del cavallo. Così detto dalla particolar foggia del cimiero. ‒
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 375: Nella presa di Etampes, avendo trovato un soldato dell'istessa cornetta dei dragoni del Re di Navarra, che ec.
Esempio: Tens. Fortif. 26: Fatta dal giovane prencipe la massa delle genti da Nimega in Gheldria, di 2000 cavalli e 1000 moschettieri a cavallo, presi i cavalli da' contadini, la qual sorte di cavalleria viene detta Dragoni, si inviò verso ad Erchulens.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 396: Uscito d'Umala il re con 500 cavalli, ordinò che il baron di Giury ed il signore di Lavardino lo venissero seguitando con altre maggiori truppe e con 400 dragoni (questi son fanti, i quali si mettono a cavallo sopra vili ronzini, per fargli metter poi secondo le occasioni il piè a terra), e comandò ec.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 397: Alla nuova di questo successo eransi mossi i dragoni, e posto il piè in terra, furono di gran servizio al re per trattener la furia nemica.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 88: I dragoni non sono altro che fanti posti a cavallo, armati di moschetti leggieri, un poco più corti degli altri, di mezze picche e di spade, per occupare con diligenza un posto, per prevenire l'inimico ad un passaggio, e perciò forniti di zappe e pale, e per porsi a cavallo in mezzo e nel voto dei battaglioni, per quindi tirar sopra gli altri, combattendo essi altramente per l'ordinario a piedi.
Esempio: Segner. Incred. 348: Non i missionarj con le ragioni, ma i dragoni con gli alloggi onerosi, gli hanno condotti al partito cattolico.
Esempio: Eserciz. milit. 190: Quest'ordine è per la cavalleria e dragoni.
Esempio: E Eserciz. milit. 195: I dragoni per sparare mettono quasi sempre piedi a terra.
Esempio: E Eserciz. milit. appr.: Spesse volte sparano i dragoni senza abbandonare i loro cavalli.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 378: Dragoni, sorta di soldati, così detti dalla terribilità della loro figura.
Definiz: § X. Dragone marino, vale lo stesso che Drago marino; ed è altresì Nome di un Pesce indiano del genere Pegaso, cioè il pegasus draco dei Naturalisti. ‒
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 176: Tra quei pesci che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio, sono la lampreda, la triglia, l'acciuga, la ragana per altro nome detta dragone marino, la palamita, il pesce tamburo, il pesce prete ec.
Definiz: § XI. Sangue di dragone, si disse per lo stesso che Sangue di drago. ‒
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 22: Ardi insieme mummia, sangue di dragone,... e nella aurora danne a bere con siropo rosato.
Esempio: Benciv. Aldobr.: Mettere di sopra sangue di dragone.... e un drappello di lino molle in olio d'uliva.
Esempio: E Benciv. Aldobr. P. 49: Ove sarà cotto gomma arabica e gomma dragante, sommacco, bolarmenichi, sangue di dragone.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 28: Rosso è un colore che si chiama sangue di dragone.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Sangue di dragone, e Sangue di drago. Sugo gommoso, ec.