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1) Dizion. 4° Ed. .
PERICOLO
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PERICOLO.
Definiz: Male, e Rovina soprastante, Rischio. Lat. periculum, discrimen. Gr. κίνδυνος.
Esempio: Bocc. proem. 3. Al quale niuna forza di proponimento ec. o pericolo, che seguir ne potesse, aveva potuto nè rompere, nè piegare.
Esempio: E Bocc. nov. 1. 1. Manifesta cosa è, che siccome le cose temporali tutte sono transitorie, e mortali, così in se, e fuor di se essere piene di noia, d'angoscia, e di fatica, e ad infiniti pericoli soggiacere.
Esempio: Fav. Esop. Credendosi in pericolo di morte.
Esempio: S. Ag. C. D. Chi ama il pericolo vi cadrà dentro.
Esempio: Dant. Par. 8. Solea creder lo mondo il suo periclo, Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse volta nel terzo epiciclo.
Esempio: Boez. Varch. 1. pro. 2. E' non ci è (disse) pericolo nessuno; il mal suo è letargo ec. male comune a tutti coloro, i quali hanno la mente ingannata, e delusa.
Esempio: E Boez. Varch. 1. pros. 3. Pensi tu, che questa sia la prima volta, che sia stata dagli uomini maligni, e malvagi stimolata, e posta in pericolo la sapienza?
Definiz: §. Esservi pericolo, che alcuna cosa succeda; vale Risicare, Esser verisimile, ch'ella siegua.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 31. Egli è costume della natura de i Principi ec. dire, che coloro dicevano il vero, da' quali non è più pericolo di doverlo udire.