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1) Dizion. 5° Ed. .
MAESTÀ, MAESTADE, e MAESTATE.
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MAESTÀ, MAESTADE, e MAESTATE.
Definiz: Sost. femm. Grandezza e dignità, apportanti seco autorità e riverenza; dicesi di persone, o di collegi di persone, per grado, ufficio, e simili, degne di onore.
Dal lat. maiestas. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 210: I Consoli.... conobbero assai leggermente che la maestà senza forza non era mica bene al sicuro.
Esempio: Bocc. Lett. 11: Ma senza dirne di più, solamente riguardando a' contati, non dubito punto che alle loro maestà, alle lor corone e regni le lor miserie aggiugnendo, voi non accambiereste a quelle che per lo vostro esilio ricevute avete.
Esempio: E Bocc. Lett. 18: Ampliò la povertà la maestà di Scipione in Linterno, dove il limitar della sua casa povera, come d'un sacro tempio, da' ladroni visitantilo fu reverito e adorato.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 129: Sta ben male un capo di repubblica senza maestà, come sta in Lucca, perchè stando duoi mesi, ed avendo i divieti lunghi, di necessità vi siede uomini non reputati.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. appr.: Se si considera chi siede dei Signori a Venezia, o chi era consolo a Roma, vedrà che i capi dello stato loro, se non hanno autorità, hanno maestà.
Esempio: Dav. Tac. 2, 24: Senza riguardar a campidoglio, a religion di templi, a maestà di principi passati e futuri, commisero l'eccesso che ec.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 12, 12: Ma egli, ch'allo studio avea imparato Che fa la maestà poco profitto, Se le manca il poter, senza intervallo Assoldando venia gente a cavallo.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 187: Galante non meno che nobile riuscì agli occhi de' riguardanti la comparsa sul teatro de' giovani gentiluomini giocatori e per la leggiadria de' loro abiti e per la moltitudine della gente di servizio d'attorno; ma vie più per la maestà e per la grazia spirante di pari dal portamento e dal brio de' medesimi, ugualmente venerati da tutti e per la nobiltà di pregiatissimo sangue e per pregio di nobilissimo valore.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 392: Veggion com'ei (Cosimo), più che le regie mura, L'ombre gode abitar de' sacri chiostri, E dalla sola maestà difeso, Ivi depor dell'alte cure il peso.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 46: La maestà dello imperio si conviene che sia, non solamente ornata d'armi, ma di leggi.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 3: Illustrata sommamente dalla magnificenza di molti principi, dallo splendore di molte nobilissime e bellissime città, dalla sedia e maestà della religione.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1: La veneranda maestà dello imperio.... si mantenne in somma grandezza, ec.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di luogo, e particolarmente di chiesa o tempio. –
Esempio: Adim. L. Sat. 84: Aver la voglia internamente accesa Di farsi vagheggiar per ogni loco, Senza rispetto a maestà di chiesa.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 16: E chi, dicea, non rispettar dovrà Di questo albergo mio la maestà? Ma intanto una civetta Eccogli addosso.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 31: La cupa Maestà di quel tempio, la materna Tomba che vi sorgeva,... Di mille affetti M'empieano l'alma.
Definiz: § III. Prendesi pure per Aspetto, Apparenza, Sembianza, Portamento, dimostrante grandezza, autorità, gravità, e simili. –
Esempio: Vill. G. 184: Grande (Carlo) di persona e nerboruto,... e bene parea maestà reale più ch'altro signore.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 29: Ebbe vanto d'essere il primo che alle imagini degli eroi desse tale maestà, quale a quelli si conviene.
Esempio: Grazz. Interm. 3: Si vedeva quella bellissima dea (Venere) con molta maestà.... inghirlandata di rose.
Esempio: Borgh. R. Rip. 46: Se il poeta, che è imitatore degli altrui gesti,... una persona idiota, colla maestà che a' re ed agli imperatori s'acconviene, proceder facesse ne' suoi affari;... qual laude di buon poeta crediamo noi che meritasse costui?
Esempio: Tass. Gerus. 7, 18: Non copre abito vil la nobil luce, E quanto è in lei d'altero e di gentile; E fuor la maestà regia traluce Per gli atti ancor dell'esercizio umile.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 56: Così compagni andaro Per qualche tempo a paro, Uno con maestà L'altra con umiltà.
Esempio: Giord. Op. 2, 370: Il Caro è un disinvolto marchigiano, grazioso in farsetto; non ha maestà, non la cura, ec. (qui figuratam.).
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Vallisn. Op. 2, 290: I lioni stessi hanno nella maestà del volto molto dell'uomo.
Definiz: § V. Parlandosi di leggi, di magistrati, e simili, vale Autorità inviolabile. –
Esempio: Nard. Stor. 1, 450: Raffreddato alquanto l'ardore de' violatori della pubblica e legittima maestà..., mandarono Francesco Vettori alla Signoria, a richiederla istantemente che il Gonfaloniere dovesse essere deposto.... del suo magistrato.
Esempio: Dat. Oraz. I, 2, 196: Veggendo chiaramente Luigi quanto d'utilità rechi a' popoli.... il conservare intatta la maestà delle leggi, s'applicò totalmente a render loro il primiero valore.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 163 t.: Ma acciocchè la nostra clemenza non serva di motivo alle trasgressioni, e per vendicare l'offesa maestà della legge, comandiamo ec.
Definiz: § VI. E parlandosi di Dio, vale Grandezza, Gloria, e simili, infinita. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 128: Non è oppresso ed abbattuto chi non è cercatore della maestà (di Dio), ma della voluntà. Alcuna volta che s'aggiunge alla maestà, ardisce d'agguardare in esso maravigliandosi, non cercando.
Esempio: E S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. appr.: Non cercatori della maestà come irrompitori giudico da dire; di vero non sono rapiti in essa, ma vi irrompono e caggiono in essa; questi sono oppressi ed abbattuti dalla gloria. Adunque lo cercamento della maestà è pauroso; ma della volontà di Dio, è siguro e piatoso.
Esempio: E S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 129: Della contemplazione della maestà di Dio questo basti al presente.
Definiz: § VII. Maestà, sia assolutam., sia con qualche aggiunto, come di Sacra, Inclita, Cesarea, e simili, ovvero con adiettivi possessivi, è titolo di riverenza che si dà a re e ad imperatori. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1: Conciossiecosach'io considerassi l'età mia provetta, e l'utilità ch'è nelle cose dell'agricoltura, e la grandezza della eccellentissima Maestà Vostra, deliberai di comporre un libro, ec.
Esempio: Buonacc. Montem. Pros. Rim. 242: Inclita Maestà, felice e santa,... O sacro Carlo, che sì bella pianta Fama del tuo bel nome eternal lassi!
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 125: Ma ebbi, più ch'a lui, rispetto al loco, E riverenzia a Vostra Maestade.
Esempio: Cellin. Vit. 196: Subito fattomi innanzi, dissi: Sacra Maestà, il santissimo nostro papa Paulo manda questo libro di Madonna a presentare a Vostra Maestà.
Esempio: Tass. Lett. 2, 59: E se niun altro si degnasse d'appresentar i miei prieghi a così alte Maestà, voi, cortesissimo signor mio, non dovreste sdegnarvene.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 317: Mi conceda Vostra Maestà che io gliela faccia sapere.
Esempio: Giord. Op. 3, 20: Dirò pure, salva la riverenza alla Tua Maestà, o divo Napoleone, ec.
Definiz: § VIII. E vale altresì La persona stessa del re, o dell'imperatore, del quale si parla. –
Esempio: Vill. G. 572: Anche avea (Giovanni XXII).... avuto ardire contro all'imperiale Maestade, disponendo e cassando la sua lezione (elezione).
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 214: Perchè la Maestà, inteso il fracido era nel principe di Taranto..., n'andò ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 211: La Maestà del re di Francia, gli eccelsi Signori fiorentini, e la Eccellenza del duca di Ferrara, prometteranno la osservanza di detti capitoli per la parte del duca di Romagna.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 134: Insieme vi trasferirete alla Maestà del re; e la esposizione vostra sarà ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 20: Sua Maestà mi fece un lungo discorso, narrando quanto fussi desideroso de la pace, e che aveva durato fatica assai col papa con lo imperadore e col re di Francia, perchè le cose si componessino.
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 53: Nondimeno per i sopraddetti rispetti, e anche forse per il fervore de' miei lunghi ed umili prieghi..., la Sua Maestà Cesarea s'è contentata di chiarirmi che ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 31: Lasciando indietro gli altri ambasciadori, avendo prima praticato e trattato in Fiorenza e di fuori con gli agenti e mandati del Re, per gratificarsi con quella Maestà, offerse loro ec.
Esempio: E Nard. Stor. 1, 448: Domandò cinquantamila ducati per dar le paghe al suo esercito, e cinquantamila per la Maestà dell'Imperadore.
Esempio: Varch. Stor. 3, 158: Che la Cesarea Maestà prometta.... non solamente d'ordinare.... un modo di vivere libero, e nel quale sia conservata la libertà,... ma farlo mettere ad effetto e stabilirlo ancora.
Definiz: § IX. Sua Maestà, Maestà, divina, infinita, Maestà del Signore, e simili, e talora assolutam. Maestà, vale Iddio. –
Esempio: S. Ag. Solil. 92: Le orazioni de' tuoi figliuoli rappresentino (i beati) nel cospetto della Tua Maestà.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 116: Tale dinanzi alla Sua Maestà facciamo procuratore, che da quella con eterno esilio è scacciato.
Esempio: Pist. S. Girol.: Questo lob fu uno patriarca invincibile, cultore, e amatore della Maestà divina.
Esempio: Leggend. SS. Cosm. e Dam. 35: Quivi rendeva lode alla Maestà, di tutte le grazie, e dissolvea i voti suoi.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 47: Non rimanga macola, che offenda gli occhi della divina Maestade.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 262: Sono certo che è volata al cielo; della qual cosa, poi che alla Sua Maestà è piaciuto tirarla a sè, io e la Marietta mia donna siamo contenti alla sua volontà.
Esempio: Cas. Pros. 2, 2, 133: Arebbe forza e potere di nuocervi; il che Dio cessi, come io spero che Sua divina Maestà farà.
Esempio: Cellin. Vit. 264: E da poi che Sua Maestà divina non mi aveva voluto far degno della vista del sole almanco in sogno, lo pregavo ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 242: Io continuo nelle mie benchè deboli orazione, e non manco raccomandarvi al Signore, che Sua Maestà vi porga l'aiuto suo in tutte le cause e negozj temporali.
Esempio: Dav. Oraz. 472: Dalla mano di Dio egualmente riconosceva e volentieri accettava le cose avverse, con le quali Sua Maestà divina esercita e prova i suoi diletti.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 2: Che cosa è dunque il peccato? È un'ingiuria che si fa dalla creatura alla Maestà altissima del Signore.
Esempio: Fag. Rim. 3, 185: Supplichiam sua divina Maestà, Che renda d'un tal dono il mondo privo.
Definiz: § X. E Sua Maestà diabolica, trovasi detto scherzevolmente il Diavolo. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 358: E giunti da Sua Maestà diabolica, Il fatto cominciaro a raccontare.
Definiz: § XI. Maestà, figuratam., prendesi anche per Persona, e più particolarmente Donna, e altresì Fanciulla, di dignitosa alterezza e contegno, ovvero degna di gran riverenza, veneranda, e simili. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 21: Bellissimi uomini sono del corpo molto più di noi (i saracini), e tutti portano le barbe grandissime, e havvi grandissima quantità d'uomini vecchi che passano dagli 80 anni in su, ed è un grande piacere a vedergli come vanno bene in sulla persona, che paiono una maestà a vedere.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 278: Della maestà io non saprei che mi vi dire altro, se non che egli è una comune usanza del parlare quotidiano, che quando una donna è grande, ben formata, porta ben sua persona, siede con una certa grandezza, parla con gravità, ride con modestia, e finalmente getta quasi un odor di regina; allora noi diciamo: Quella donna pare una maestà.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 279: Sicchè per questo la maestà non viene ad essere altro, che il muovere e portarsi d'una donna con un certo real fasto; d'una donna, dico, che sia di persona un poco alta e compressa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 248: E questa maestà ancor dispostasi? S. Poco starà. G. Ell'ha ragione a farmisi Tanto bramar, sendo bella.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 283: Questa è una giovane Ch'è mezza santa,... M. E l'altro mezzo diavola. S. Ben allevata, chè è quella vedova Proprio una maestà.
Definiz: § XII. Pur figuratam., parlandosi di arte, componimento, lingua, e simili, vale Grandezza e splendore di forma, Magnificenza, Grandiosità, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 71: Condotte (le arti) a quel grado di bellezza e di maestà dove elle si trovano a' giorni d'oggi.
Esempio: Dat. Vegl. 179: Non bisogna mettere in paragone la galanteria d'un sonetto colla maestà d'un poema.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 59: Potrei fargli (a un critico) agevolmente comprendere alla prova, quanto ella (la nostra lingua) in forza e 'n maestà, non che uguagliare, superi qualunque altra delle lingue emule sue sorelle.
Definiz: § XIII. Trovasi per Immagine, Effigie, di Nostro Signore, rappresentato in trono. –
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 26: Una Maestà in uno truono (trono) a raggi ad oro intorno a detta Maestà. Diece cherubini intorno alla detta Maestà con ale dorate ed i loro visi incarnati. Sono le ditte cose in uno campo bianco con istelle d'oro. Sopra la ditta Maestà un arco compassato e dorato di più lavorio. A lato alla detta Maestà quattro archi, ec.
Definiz: § XIV. Si usò per Tabernacolo, o Cappelletta. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 148: Fece similmente Parri, fuor del duomo, per la Compagnia della Nunziata, in una cappelletta, ovvero maestà, in fresco la Nostra Donna.
Definiz: § XV. Lesa maestà, Violata, e simili, maestà, Delitto di lesa maestà, e anche trovasi assolutam. Maestà, vale Delitto contro le ragioni del principe o dello stato; onde Legge di maestà, vale Legge contro i delitti di lesa maestà. –
Esempio: Vill. G. 572: Avendo il detto Iacopo commessi cotali peccati sì di resìa e sì della lesa maestade,... rimovea, privava e cassava, il detto Iacopo di Caorsa dall'ufficj del papatico,... sottomettendolo a ciascuno, ch'avesse giuridizione, che lo potesse punire d'animavversione, secondo che eretico e commettitore della lesa maestade.
Esempio: Dav. Tac. 1, 53: A Granio Marcello fu dato querela di maestà.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 134: Ancario Prisco accusò Cesio Cordo, viceconsolo di Candia, di ladroneccio e di maestà.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 177: Mi appuntano in parole, non dette contro al Principe o sua madre, compresi nella legge di maestà, ma ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 90: Mette (Tolomeo) sossopra il palagio, chiama Apelle misleale, ingrato, reo di lesa maestà, traditore e ribelle.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 144: Quando il delitto offende immediatamente la persona del principe..., s'intitola di violata maestà.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 163: Le leggi dichiarano infame chiunque ardirà mai d'intercedere per un reo di lesa maestà.
Esempio: Capp. Longob. 83: In capo all'editto stanno leggi severissime contro a' delitti di maestà.
Definiz: § XVI. Delitto di lesa maestà divina, vale Delitto contro Dio, Delitto di eresia, o di apostasia dalla fede; e Reo di lesa maestà divina, parlandosi di persona, vale Colpevole di questo delitto. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 14, 2, 2, 27: Il delitto di lesa maestà divina, che vuol dire d'eresia, o apostasia dalla fede; e la lesa maestà umana in primo capo, che vuol dire la rebellione, o altra offesa nel proprio principe sovrano.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 297: Sono quei rei di lesa maestà divina che ec.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 144: Chi si comunica indegnamente, non vilipende semplicemente il Signore o nella sua immagine o nel suo impero;... lo vilipende nella persona sua propria; sicchè può dirsi delitto di lesa maestà divina.
Definiz: § XVII. In maestà, posto avverbialm., vale In luogo maestoso, In soglio, e simili. —
Esempio: Car. Eneid. 1, 830: In mezzo De la maggior tribuna (del tempio) in alto assisa (Didone), Cinta d'armati, in maestà si pose.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 858: Ciò detto (Ecuba) a sè lo trasse (Priamo); e nel suo seggio In maestate il pose.
Esempio: E Car. Eneid. 7, 253: Il re comanda Che sieno ammessi (gli ambasciatori); e ne l'antico seggio Per ascoltarli in maestà si reca.
Definiz: § XVIII. In maestà, vale anche In faccia, Di prospetto, ed è contrapposto di In iscorcio o In profilo; ma non è modo di uso comune. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 7: E se venisse che la luce venisse o risplendesse per lo mezzo in faccia, o vero in maestà, per lo simile metti il tuo rilievo chiaro e scuro alla ragione detta.
Esempio: Galil. Op. VI, 354: Ancor che tutto il misterio non ricerchi maggior profondità di dottrina che l'intender per qual ragione un cerchio veduto in maestà ci paia rotondo, ma guardato in iscorcio ci apparisca ovato.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XI, 187: Le medesime inegualità del confine, che nella quadratura (della luna), per esser vedute in faccia o maestà, appariscono grandissime,... trasferite vicino all'ultima circonferenza lunare, dove si veggono in scorcio e quasi in profilo, perdono assai ec.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 46: Da quali indizj la nostra virtù giudicativa comprenda, quando una superficie piana veduta da noi sia esposta rettamente e in maestà alla nostra vista, o pure obbliquamente e in iscorcio.