Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
LINGUA
Apri Voce completa

pag.960


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» LINGUA
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LINGUA.
Definiz: Membro, che è nella bocca dell'animale, col quale si forma la voce. Lat. lingua.
Esempio: Albert. cap. 20. Siccome tu se signore della tua lingua, così io son signore de' miei occhi.
Esempio: Boc. Nov. 76. 13. Ma sì tosto, come la lingua sentì l'aloè.
Esempio: E Bocc. Nov. 51. 4. Al quale forse non istava meglio la spada allato, che 'l novellar nella lingua.
Esempio: E Bocc. Nov. 59. 4. E a chiedere a lingua, sapea onorare cui nell'animo gli capéa, che 'l valesse [cioe quanto dir si possa il più. Latin. iuxtà votum]
Esempio: Dan. Par. 6. Che nol seguitería lingua, ne penna.
Esempio: Petr. Son. 110. Lingua mortale al suo stato divino Giugner non puote.
Esempio: Albert. cap. 2. Lingua non ha osso, e osso fa rompere [Proverbio, e dicesi di Coloro, che per dir mal d'altrui, intervien loro delle disgrazie, che più comunemente diciamo: La lingua non ha osso, e fa rompere il dosso. Lat. plerosque lingua funditus pessundedit]
Definiz: §. La lingua da, dove il dente duole: ch'è il Ragionar volentieri delle cose, che premono, o dove s'ha interesse. Lat. ubi quis dolet, ibidem, et manum habet. Flos. 257.
Definiz: §. Una lingua, che taglia, e fora: e dicesi d'Huomo arguto, e pungente.
Definiz: §. Lingua, che taglia, e fende: Pur lo stesso.
Esempio: Lasc. Spirit. 4. 2. Maestro Innocenzio ha una lingua, che taglia, e fende.
Definiz: §. Mala lingua: si dice d'Huomo maligno, e maldicente: e similmente Lingua tabána.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 1. Dubito non abbiamo a ire in voce di tutto Firenze, per certe lingue tabáne, che ci sono.
Definiz: §. Mettere la lingua in molle: Cicalare assai.
Esempio: Salviat. Granch. 2. 2. Il gaglioffo ha messo la lingua in molle.
Definiz: §. Non morire la lingua in bocca.
Esempio: Alleg. 184. Che non vi muor la lingua in bocca, avendo il becco in molle a favor degli amici.
Definiz: §. Avere in sulla punta della lingua: Si dice dell'Essere in sul ricordarsi di che che sia, ma non l'aver così tosto in pronto.
Esempio: Varch. Ercol. Quello, che Plauto disse Versatur in primoribus labijs. Io l'ho in sulla punta della lingua.
Definiz: §. Avere il cervello nella lingua: Parlar bene, e operar male.
Esempio: Varch. Stor. 10. Il quale avendo il cervello nella lingua, e più che ricchissimo essendo, ec.
Definiz: §. Lingua: Idioma, linguaggio, favella. Lat. lingua, sermo.
Esempio: Boc. Nov. 17. 61. E già alquanto avendo della lor lingua apparata.
Esempio: Dant. Par. 26. La lingua, ch'io parlai, fu tutta spenta, Innanzi, che, ec.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 5. A cui que' tre, che tu Fiorenza onori, Eterni lumi della lingua nostra, ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 693. Siccome avviene, che chi lungamente abita in un paese, eziandio non volendo, la lingua della patria in quella del domicilio.
Definiz: §. Lingua: Nazione. L. natio. Nella Scrittura si trova anche lingua.
Esempio: M. V. 2. 28. Volle far palese il Comune, che quelli di quella lingua erano leali.
Definiz: §. Lingua: l'Ago della bilancia.
Esempio: Lib. Astr. Ma nella lingua della bilancia, ne nell'appiccagnolo, non ne ha neuna.
Definiz: §. Lingua: Avviso. L. nuncius. Gr. ἀγγελεία ἀγγελία: come Aver lingua, Dar lingua, Pigliar lingua, ec. Latin. certiorem fieri, nuncium accipere.
Esempio: M. V. 2. 25. Delle quali i Genovesi ebbono lingua.
Esempio: E M. V. 3. 79. E aspettava lingua di loro sollecitamente.