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Dizion. 3° Ed. .
LINGUA
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LINGUA.
Definiz: | Membro, che è nella bocca dell'animale, col quale si forma la voce. Lat. lingua.
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Esempio: | Albert. cap. 20. Siccome tu se signore della tua lingua, così io son signore de'
miei occhi. |
Esempio: | Boc. Nov. 76. 13. Ma sì tosto, come la lingua sentì l'aloè. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 51. 4. Al quale forse non istava meglio la spada
allato, che 'l novellar nella lingua. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 59. 4. E a chiedere a lingua, sapea onorare cui
nell'animo gli capéa, che 'l valesse [cioe quanto dir si possa il più. Latin. iuxtà
votum] |
Esempio: | Dan. Par. 6. Che nol seguitería lingua, ne penna. |
Esempio: | Petr. Son. 110. Lingua mortale al suo stato divino Giugner non puote.
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Esempio: | Albert. cap. 2. Lingua non ha osso, e osso fa rompere
[Proverbio, e dicesi di Coloro, che per dir mal d'altrui, intervien loro delle disgrazie, che più comunemente
diciamo: La lingua non ha osso, e fa rompere il dosso. Lat. plerosque lingua
funditus pessundedit] |
Definiz: | §. La lingua da, dove il dente duole: ch'è il Ragionar volentieri delle cose, che premono, o dove
s'ha interesse. Lat. ubi quis dolet, ibidem, et manum habet. Flos.
257. |
Definiz: | §. Una lingua, che taglia, e fora: e dicesi d'Huomo arguto, e pungente. |
Definiz: | §. Lingua, che taglia, e fende: Pur lo stesso. |
Esempio: | Lasc. Spirit. 4. 2. Maestro Innocenzio ha una lingua, che taglia, e fende.
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Definiz: | §. Mala lingua: si dice d'Huomo maligno, e maldicente: e similmente Lingua tabána.
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Esempio: | Varch. Suoc. 5. 1. Dubito non abbiamo a ire in voce di tutto Firenze, per certe
lingue tabáne, che ci sono. |
Definiz: | §. Mettere la lingua in molle: Cicalare assai. |
Definiz: | §. Non morire la lingua in bocca. |
Esempio: | Alleg. 184. Che non vi muor la lingua in bocca, avendo il becco in molle a favor
degli amici. |
Definiz: | §. Avere in sulla punta della lingua: Si dice dell'Essere in sul ricordarsi di che che sia, ma non
l'aver così tosto in pronto. |
Esempio: | Varch. Ercol. Quello, che Plauto disse Versatur in
primoribus labijs. Io l'ho in sulla punta della lingua. |
Definiz: | §. Avere il cervello nella lingua: Parlar bene, e operar male. |
Esempio: | Varch. Stor. 10. Il quale avendo il cervello nella lingua, e più che ricchissimo
essendo, ec. |
Definiz: | §. Lingua: Idioma, linguaggio, favella. Lat. lingua, sermo. |
Esempio: | Boc. Nov. 17. 61. E già alquanto avendo della lor lingua apparata. |
Esempio: | Dant. Par. 26. La lingua, ch'io parlai, fu tutta spenta, Innanzi, che, ec.
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Esempio: | Bern. Orl. 1. 13. 5. A cui que' tre, che tu Fiorenza onori, Eterni lumi della
lingua nostra, ec. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 693. Siccome avviene, che chi lungamente abita in un paese,
eziandio non volendo, la lingua della patria in quella del domicilio. |
Definiz: | §. Lingua: Nazione. L. natio. Nella Scrittura si trova anche
lingua. |
Esempio: | M. V. 2. 28. Volle far palese il Comune, che quelli di quella lingua erano leali.
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Definiz: | §. Lingua: l'Ago della bilancia. |
Esempio: | Lib. Astr. Ma nella lingua della bilancia, ne nell'appiccagnolo, non ne ha
neuna. |
Definiz: | §. Lingua: Avviso. L. nuncius. Gr. ἀγγελεία
ἀγγελία: come Aver lingua,
Dar lingua, Pigliar lingua, ec. Latin. certiorem fieri, nuncium
accipere. |
Esempio: | M. V. 2. 25. Delle quali i Genovesi ebbono lingua. |
Esempio: | E M. V. 3. 79. E aspettava lingua di loro sollecitamente.
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