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ACUTEZZA.
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ACUTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Acuto, L'essere acuto. −
Esempio: Cellin. Vit. 270: Quella sottilissima acutezza a tutte le pietre, pestandole, non resta, anzi restano come tonde; ed il diamante solo resta con quella acutezza.
Esempio: Pallav. Tratt. Ben. 303: Altre [qualità] disse appartenere Alla figura, come la ritondezza, l'acutezza e la curvità.
Definiz: § I. Riferito al sapore. −
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 60: Al che s'aggiunge l'acutezza del sapore.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 61: Attribuisce al costo poca e leggiera amaritudine, e molta acutezza.
Definiz: § II. Acutezza, riferito al suono e alla voce. −
Esempio: Varch. Ercol. 274: Tanto i Latini quanto i Greci, nel comporre i loro versi e le loro prose, avevano risguardo primieramente alla brevità e alla lunghezza delle sillabe, onde nasce il numero; e poi secondariamente, e quasi per accidente, all'acutezza e gravezza degli accenti, onde nasce l'armonia.
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 57: Non si può far forza nè accento acuto in due luoghi; e quando l'acutezza passa oltre, si scarnisce per così dire il dittongo.
Definiz: § III. E riferito alla virtù visiva. −
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 5: E molti di quegli [animali].... vinconci d'acutezza di vedere, di sottigliezza d'udire ec.
Esempio: Mart. V. Lett. 42: Per far poi come l'aquila, che dall'altezza sua, con l'acutezza del suo vedere, si risolve dove vuol andare a ferire.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 103: Chi è quel linceo, che con l'acutezza della vista possa arrivare colà entro?
Esempio: Vallisn. Op. 2, 151: Molte ch'erano invisibili, o che fuggivano l'acutezza dell'occhio per la loro piccolezza e diafaneità, rappigliatosi l'umor bianco, apparivano.
Definiz: § IV. E per Intensità, Veemenza, Vivezza. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 124: Alla terza parte è da notare che, per l'acutezza del sogno, l'uomo molte volte si sveglia.
Definiz: § V. E riferito al discorso, Arguzia, Vivacità, Concetto o Motto arguto. −
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 317: La facezia dei brevi motti consiste, o nella acutezza delle parole, o del concetto ec.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 76: L'acutezza de' motti, la bizzarrìa delle invenzioni.... furono tali, che ben se ne potrebber comporre libri interi.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 177: Chi vuol sali, vada a Volterra, chi brama acutezze, compri degli aghi (qui equivocamente).
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 309: Il concettizzare, com'ella ha fatto sopra Febo, cioè il Sole, e sopra le api,.... dimostrano in lei un nuovo bello umore, dal quale inspirato il suo cuore, le fa venire alla bocca soavi e obbliganti acutezze, e guise di dire bizzarre.
Definiz: § VI. E figuratam., riferito alle facoltà intellettuali, Forza, Perspicacia, Sottigliezza. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 539: È in loro, in battaglia fortezza, e nell'arti sollecitudine e acutezza.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 7: Uomo grande veramente [Crisippo], ma greco nondimeno, la cui acutezza è tanto sottile, che ella si rintuzza e si ripiega molte volte in se stessa.
Esempio: Deput. Decam. 142: Non è stato il fine nostro cercar gloria d'eloquenza nella distesa, o di grande acutezza nella invenzione.
Esempio: Dat. Oraz. I, 4, 211: Ricercandosi non ordinaria acutezza e gran dispendio in condur l'alte imprese, alle quali ella [la chimica] aspira.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 362: La pratica ha bisogno dell'acutezza e dell'ingegno della teorica.
Definiz: § VII. E riferito al sangue e agli umori del corpo umano, Acrimonia. −
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 183: Mi acquieterei a darne la colpa principale alla soverchia acutezza ed acredine della linfa.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 543: Tutta la cura deve stare in dolcificanti, involventi e domanti l'acutezza e la copia de' sali.