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RIGOGLIO
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RIGOGLIO.
Definiz: Ardire cagionato da confidenza propria, o da autorità data da altrui. Lat. audacia, fastus. Gr. θράσος.
Esempio: M. V. 9. 2. O perchè loro paresse stare oziosi, non faccendo qualche male, o per rigoglio, com'erano usati.
Esempio: Cron. Morell. 269. E che non ti sia preso campo, o rigoglio addosso.
Definiz: §. I. Rigoglio, per Orgoglio, Superbia. Lat. superbia. Gr. ἀλαζόνεια.
Esempio: Pass. 263. Si dice levità di mente, per la quale altri parla di soperchio con parole di rigoglio.
Esempio: Franc. Barb. 119. 9. Sta rigoglio In loco, dove la potenza manca.
Esempio: Cron. Morell. 230. Per la qual fortezza menavano gran rigoglio.
Definiz: §. II. Rigoglio, si dice anche al Soverchio vigore delle piante, che spesse volte impedisce loro il fruttificare. Lat. luxuries.
Esempio: Serd. stor. 6. 216. Togliendo alle biade il soprabbondante rigoglio, si ritirarono.
Esempio: Dav. Colt. 158. Il secondo anno, avendo messo con rigoglio, potagli (i magliuoli) a luna crescente.
Definiz: §. III. Rigoglio, si dice anche lo Sfogo delle volte, degli archi, o simili.
Esempio: Viv. disc. Arn. 16. Così lo sfogo, o rigoglio di tal arco segnatovi, che agguaglia appunto 'l diametro del cerchio rotolato, e sempre poco men della terza parte della corda, o base dell'arco descritto.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 86. Si dirizza quell'orlo, o rigoglio, che fa la proporzione del corpo del vaso.