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Dizion. 4° Ed. .
PENTIRE, e PENTERE.
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PENTIRE, e PENTERE.
Definiz: | Neutr. pass. Mutarsi d'opinione, e di volontà. |
Esempio: | Bocc. nov. 98. 22. Tito ec. si volle pentere, e recusava l'andata. |
Definiz: | §. Per Mutarsi d'opinione con rammarico, dolore, e passion d'animo. Lat. poenitere. Gr. μεταμέλειν. |
Esempio: | Petr. son. 1. E 'l pentirsi, e 'l conoscer chiaramente, Che quanto piace al mondo
è breve sogno. |
Esempio: | Bocc. nov. 25. 9. E questo pentere non avendo luogo, vi sarebbe di maggior noia
cagione. |
Esempio: | Amet. 93. E legittimi, e giusti ancor gli amori Del matrimonio tengo, ed il pentere
Col confessar, rimedio a' peccatori. |
Esempio: | Dant. Inf. 11. E però nel secondo Giron convien, che senza pro si penta Qualunque
priva se del vostro mondo. |
Esempio: | E Dan. Inf. 27. Ch'assolver non si può chi non si pente, Nè
pentere, e volere insieme puossi Per la contraddizion, che nol consente. |
Esempio: | E Dan. Purg. 3. Ver è, che quale in contumacia muore Di santa
Chiesa, ancorchè al fin si penta, Star gli convien da questa ripa in fuore. |
Esempio: | E Dan. Purg. 5. Sicchè pentendo, e perdonando fuora Di vita
uscimmo a Dio pacificati. |
Esempio: | But. ivi: Io non compero tanto prezzo un pentere. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 12. Adam trovò in Dio mercede, perocch'elli si pentéo, e si conobbe,
ch'egli era sotto a Dio. |
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