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MORO
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MORO.
Definiz: Sost. masc. Pianta arborea, originaria della Cina, ma coltivata anche presso di noi, a cagione della sua foglia, con la quale si alimentano i bachi da seta. Chiamasi pure Gelso, con forma meno popolare. Se ne conoscono varie specie; ma le principali sono Il moro bianco, detto così dal colore del frutto, piccolo, pendente al giallastro, e Il moro nero, dai frutti alquanto più grossi, nerastri nella loro maturità, e gradevoli anche a mangiarsi.
Dal lat. morus. –
Esempio: Pallad. Agric. 125: Il moro è amico della vite. Nascono i mori di seme, ma tralignano nel pome e nell'arbore. Ponsi il moro a piantoncelli ec.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 61 t.: Le buccie delle barbe del moro si cuocono nell'acqua.
Esempio: Vasar. Ragion. M. 208: Segue.... Pescia, con il fiume della Nievole e della Pescia, con molti mori che produce quel luogo ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 304: Il moro è di due spezie, bianco, cioè, e nero, e sono così chiamati solamente dal colore de i frutti loro.
Esempio: Soder. Op. 3, 296: I mori (nella ragnaia) saranno utili a più cose e daranno da beccare agli uccelli nel tempo delle more, e dureranno quel più, interserendovi dei mori neri.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: E non è maraviglia, Ch'e' mori bianchi ci provan sì bene, Che la seta è assai multiplicata.
Esempio: Fag. Rim. 7, 11: Più tosto l'animo applicaste, In vece loro a far piantar de' mori, Da' quali utile ed ombra ne cavaste.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 429: Nel regno di Granata mantengono i bachi con foglia di moro nero, poichè non hanno il moro bianco, e nientedimeno la seta vi viene ottima.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 6: Un bruco forestiero, nativo di paesi lontani, dove anco alligna naturalmente la pianta che chiamiamo gelso o moro.
Esempio: E Lambr. Elog. 199: L'Accademia de' Georgofili proponeva esperimenti, pei quali si facesse chiara la maggiore o minore utilità del governare i bachi da seta con foglia del gelso delle Filippine, a paragone di quella dei nostri mori.
Definiz: § I. E per Il legname del moro, usato specialmente per vasi vinarj. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 46: Lodano il moro, sì perchè dura gran tempo, sì perchè per la antichità diventa in processo di tempo più nero e più bello.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: Se (gli antichi) avevano bisogno di fare a tornio cosa alcuna lunga e tonda, usavano il faggio, il moro..., e sopra tutti gli altri il serratissimo bossolo.
Esempio: Domen. Plin. 506: Caldi sono il moro, l'alloro, l'ellera e tutti quegli di cui si fa fuoco.
Esempio: Soder. Op. 1, 152: Il moro è lodato dagli antichi, e massime il nero.... riuscendo legno non men vago che pulito, molto buono a far botti.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 241: Finquì si son fatti per lo più in Toscana i tini di castagno, di moro e di quercia.
Definiz: § II. Moro gelso e Gelso moro. –
V. Gelso, § I.
Definiz: § III. Cavezza di moro. –
V. Cavezza di moro.