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Dizion. 3° Ed. .
ACERBO.
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ACERBO.
Definiz: | Non condotto a maturezza, e dicesi propriamente delle frutte. Lat. acerbus. Gr.
στρυφνός. |
Esempio: | Cr. 4. 22. 1. Quando l'uve sono ancora acerbe, ec. si colgano. |
Esempio: | Lab. 256. Due bozzacchióni, che già forse acerbi pomi furono. |
Esempio: | Petr. Son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto. |
Definiz: | §. Per metaf. Lat. immaturus. Gr. πρόωρος. |
Esempio: | Petr. canz. 24. Acerbo ancor mi trasse alla sua schiera. |
Esempio: | Boc. g. 4. p. 17. Nel cercar d'aver piú, ec. perirono acerbi. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 4. 87. Ma in Senato avvertì, che un'altra volta non levassono i
lievi animi de' giovanetti in queste superbie d'acerbi onori. |
Definiz: | §. Per similit. aspro, fiero, crudele, bestiale, severo, ruvido, zotico, intrattabile, ostinato, pertinace, duro.
Lat. acerbus, asper, ferus. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 18. Il lungo, e fervente amor portatole, in crudo, e acerbo odio si
trasmutò. |
Esempio: | E Bocc. n. 61. Posciachè io veggo te star fermo nella tua
acerba crudeltá. |
Esempio: | Valer. Mass. Mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco erano attenti, ed
eccoti l'acerbo della violenza, che soprastava. |
Esempio: | Petr. Son. 125. Quel sempre acerbo, e onorato giorno, Mandò sì al cuor l'immagine
sua viva. |
Esempio: | Dan. Inf. 25. Ed io vidi un Centauro pien di rabbia Venir gridando: Ov'è, ov'è
l'acerbo? |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 21. Ah quant'egli era nell'aspetto fiero, E
quanto mi paréa nell'atto acerbo. |
Esempio: | E Dan. Inf. cant. 9. Perindi, ove quel fummo è più acerbo.
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Esempio: | Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba. |
Definiz: | E queste Metafore prendon colore dal sapore delle frutte acerbe, ch'é quell'aspro, e lazzo, e al gusto
spiacevole, che si sente nel morderle, che fa arricciar la faccia, al qual'atto noi diciamo, Far viso
arcigno. |
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