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1) Dizion. 5° Ed. .
ACERBO.
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ACERBO.
Definiz: Add. Non condotto a maturazione, Immaturo; detto propriamente delle frutte.
Dal lat. acerbus. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 173: L'uva in due si divide,.... cioè acerba e matura.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 195: A fare aceto fortissimo prendi le corniole.... e delle prugnole delle siepi acerbe.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 431: Poi colti [i fichi] e freschi all'apparir del giorno Gli ponga ivi distesi; ma non sieno O soverchio maturi o troppo acerbi.
Esempio: Menz. Poes. 2, 337: Essi, che l'uva divoraro acerba, Or più non sono.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 200: Que' [verminetti] che mangiano i frutti ancor verdi e acerbi.
Definiz: § I. Per similit. −
Esempio: Bocc. Laber. 86: Abbi per certo ch'egli non v'è stoppa nè altro ripieno, che la carne sola di due bozzacchioni, che già forse acerbi pomi furono a toccare dilettevoli.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 31: Parte appar delle mamme acerbe e crude, Parte altrui ne ricopre invida vesta.
Definiz: § II. Acerbo, aggiunto a color verde acerbo, vale Del colore delle frutte acerbe. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 101: Il quale [cipollaccio] è di color verde acerbo e gialletto; ed ha dentro alcune macchie nere quadre, picciole e grandi, e così bianche alquanto grossette.
Definiz: § III. Acerbo, detto delle piante ancor tenere, e del legno verde, non stagionato. −
Esempio: Dant. Purg. 11: La vostra nominanza è color d'erba, Che viene e va, e quei la discolora, Per cui ell'esce della terra acerba.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 94: Le lancie ambo di secco e suttil salce, Non di cerro sembrar grosso ed acerbo.
Definiz: § IV. E figuratam. per Novello, Recente, Ch'è nel suo cominciamento, Giovane, Di poca età. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 186: Ponmi alla notte, al dì lungo ed al breve, Alla matura etate, od all'acerba.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 260: Una donna più bella assai che 'l sole,.... Con famosa beltade, Acerbo ancor mi trasse alla sua schiera.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 23: Molti nel cercar d'aver più pane, che bisogno non era loro, perirono acerbi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 109: Essendo d'anni acerbo, E vistosi levato in tanto onore,.... Divenne come Lucifer superbo.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 74: La vita giovanetta acerba A più mature glorie il ciel riserba.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 352: Essendo quella nobiltà ancora acerba, aveva bisogno del tempo per maturarsi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 3: Uomo avanzato, a giovinetta acerba Piacer non pensi.
Definiz: § V. E per Imperfetto, Incompiuto, Non formato appieno. −
Esempio: Dant. Parad. 19: E ciò fa certo, che il primo superbo, Che fu la somma d'ogni creatura, Per non aspettar lume, cadde acerbo.
Esempio: Cellin. Pros. 229: Ci dimostra la natura d'aver fatto in prima acerbe tutte queste cotali belle opere, e da poi, per dimostrarle con più vaghezza e variate l'una dall'altra, ella dette loro i colori.
Definiz: § VI. E figuratam. Non disposto, Resistente a checchessia. −
Esempio: Dant. Parad. 11: E per trovare a conversione acerba Troppo la gente, e per non stare indarno, Reddissi al frutto dell'italica erba.
Definiz: § VII. E per Prematuro, Anticipato, Venuto innanzi tempo. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 166: In Senato avvertì che un'altra volta non levassono i lievi animi de' giovanetti in queste superbie di acerbi onori.
Definiz: § VIII. Acerbo, riferito al gusto, vale Agro, Aspro, Lazzo, Brusco. −
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg. 17: Astengasi in tutto dal vino; e se d'ello non se ne può astenere, bea vino acerbo con molta acqua.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 176: L'uve troppo mature fanno il vino più dolce;... colte troppo acerbe, fanno il vino più acerbo.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 200: Ma il vin brusco, il quale acerbo è detto, è più duro.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 76: I sapori de' frutti son varj, cioè acerbo, agro, mezzo sapore;... è chi lo muta, come fanno l'ulive, d'amaro in acerbo, e poi dolce.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Nè tutti gli acerbi si fanno dolci; certi inacidiscono.
Definiz: § IX. Per similit. Acre, Pungente, Spiacevole, Molesto. −
Esempio: Dant. Inf. 9: Drizza il nerbo Del viso su per quella schiuma antica, Per indi ove quel fummo è più acerbo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 56: Ballavan come gatti innamorati A cert'aria di suono acerba e dura, Che il ballo esser parea de' spiritati.
Definiz: § X. E figuratam. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 255: E col terzo bevete un suco d'erba, Che purghe ogni pensier, che 'l cor affligge; Dolce alla fine, e nel principio acerba.
Esempio: Ar. Sat. 1, 170: Se 'l sacro Cardinal comperato avermi stima Con li suoi doni, non mi è acerbo ed acro Renderli, e tôr la libertà mia prima.
Definiz: § XI. Acerbo, riferito all'aspetto, agli atti, ai modi e al discorso, ed anche al naturale delle persone, vale Austero, Severo, Duro, Truce. −
Esempio: Dant. Inf. 21: Ahi! quanto egli era nell'aspetto fiero! E quanto mi parea nell'atto acerbo!
Esempio: E Dant. Inf. 25: Ed io vidi un Centauro pien di rabbia Venir gridando: Ov'è, ov'è l'acerbo? (qui sostantivam.)
Esempio: Petr. Rim. 200: Dal laccio d'or non sia mai chi mi scioglia,... Nè dall'ardente spirto Della sua vista dolcemente acerba.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 47: Sorrise alquanto, ma d'un riso acerbo, Che fece d'ira, più che d'altro, segno.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 109: Tronca la fuga, e parla in modo acerbo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 3, 36: Queste cose furono dette dal Fabro,... e diedero qualche offesa per la maniera libera, ed anzi acerba, con cui furono espresse.
Esempio: Mont. Poes. 2, 117: Non mi fece risposta quell'acerbo, Ma riguardommi con la testa eretta A guisa di leon queto e superbo (qui sostantivam.).
Definiz: § XII. Per Ostinato, Pertinace, Stizzoso. −
Esempio: Val. Mass. 7: Ma mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco tutti erano intenti, ed ecco ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 223: Non è [il Teppolo] per rimoversi dalla sua opinione, nella quale è così acerbo, come se il caso fosse occorso ieri.
Esempio: E Cas. Pros. 4, 179: Bene sta a non mostrarsi, nel domandare alcuna cosa, acerbi nè fastidiosi.
Definiz: § XIII. E per Ritroso, Schivo. −
Esempio: Med. L. Canz. Ball. 19 t.: Chi è giovane e bella, Deh non sie punto acerba;... Nessuna stia superba.
Definiz: § XIV. E per Apportatore di dolore e d'angoscia, Aspro, Crudo. −
Esempio: Petr. Rim. 25: Sol per venire al Lauro onde si coglie Acerbo frutto.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 63: O nel disprezzo e ne' tormenti acerbi Dell'estrema miseria anco superbi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 278: Vedetel giunto all'Istro A segnalar dell'Asia il dì più acerbo.
Esempio: Menz. Poes. 2, 323: Con acerba, Aspra puntura il vincitor dileggia Te, cui già vide andar tanto superbo?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 23: Soffriam con pace questa vita acerba; Acerba a voi però, per quel ch'io scerno.
Definiz: § XV. E riferito alle passioni, vale Intenso, Gagliardo, Violento. −
Esempio: Bocc. Decam. 7, 133: Il lungo e fervente amor portatole, subitamente in crudo ed acerbo odio trasmutò.
Esempio: Segner. Mann. apr. 30, 1: Questo sdegno fu l'asta con cui recò tante sconfitte all'inferno; sdegno acerbo, sdegno afflittivo.
Definiz: § XVI. E aggiunto di tempo acerbo, stagione acerba e simili, per Crudo, Rigido, Freddissimo. −
Esempio: Vallisn. Op. 3, 515: Siamo veramente in una stagione, anzi a gran passi andiamo contro la più acerba, che impedisce l'ordinazione e l'effetto di molti rimedj.
Definiz: § XVII. Acerbo, a modo di sostantivo, per Acerbità, Cosa o Sentimento acerbo. −
Esempio: Dant. Parad. 18: Già si godeva solo del suo verbo Quello spirto beato, ed io gustava Lo mio, temprando il dolce con l'acerbo.
Definiz: § XVIII. Far viso acerbo, vale Comporre, per dispiacere o per ira, il viso come quello di chi mangia frutte acerbe.
Definiz: § XIX. Scuotere le acerbe e le mature o Battere le acerbe e le mature, dicesi proverbialmente in modo basso di Chi, dedito ai piaceri venerei, non ha riguardo all'età delle femmine. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 419: E 'l giovanotto, se e' non peggiora, Batterà giù l'acerbe e le mature.