Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CALCAGNO
Apri Voce completa

pag.377


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CALCAGNO.
Definiz: Sost. masc. Parte deretana del piede, su la quale si aggrava maggiormente il peso della persona, così nell'andare come nello stare. Al plur. fa anche Calcagna, e poeticam. Calcagne, di gen. femm.
Dal lat. calcaneum, e questo da calcare. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Tal era lì da' calcagni alle punte.
Esempio: E Dant. Purg. 19: Bastiti, e batti a terra le calcagne.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 223: Pone dunque il demonio le insidie al calcagno,.... che è cosa vile.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 65: Io gli darei tale di questo ciotto nelle calcagna, che egli si ricorderebbe forse un mese di questa beffa: e il dir le parole e l'aprirsi e 'l dar del ciotto nel calcagno a Calandrino fu tutto uno.
Esempio: Cas. Pros. 2, 9: Ella covava la cenere, sedendosi in sulle calcagna.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 325: Che 'l corpo suo così robusto e magno Un occhio ha solo, e quello ha 'n un calcagno.
Esempio: Bellin. Cical. 1: Mi prese [la gotta] con tanta amorevolezza per le carrucole delle ginocchia, e pei guinzagli delle calcagna e delle noce dei piedi,.... che ec.
Esempio: Parin. Poes. 138: La dama, A te.... Affidata, o Signor, lieve balzando Col sonante calcagno il suol percote.
Definiz: § I. Detto di Calza, Soletta e simili, vale Quella parte di essa che cuopre il calcagno.
Definiz: § II. Per similit. fu detta Calcagno L'estremità inferiore della lancia, chiamata più comunemente Calcio. –
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 4: Per l'armi era figurato un Marte armato, e alto poco più di cinque braccia, con l'elmo in testa; il quale aveva nella destra mano un troncone di lancia, col calcagno di quella appoggiato in su la coscia.
Esempio: E Mellin. Descr. Entr. 62: Con ambe le mani teneva il calcagno di una lancia rotta in su la coscia.
Definiz: § III. E pure per similit. fu detta Calcagno, in una certa foggia di forbici, La parte inferiore, opposta alle lame, che rivolta fa molla, quando si adoperano. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 65, 1: Altra sorte di ganghero si fa di due ferri sottili con piegatura a foggia d'anello, simile al calcagno delle forbici.
Definiz: § IV. Calcagno, Term. di marina, chiamasi L'estremità posteriore della carena, sulla quale è fermata ad incastro la ruota di poppa, e che termina obliquamente.
Definiz: § V. Dalle buone calcagna, detto di persona, vale Facile a fuggire. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 261: Son quei, sapete, dalle buone calcagna.
Definiz: § VI. Tenero di calcagna, si disse figuratam. di Donna, per Facile a rendersi all'altrui voglie, Cedevole in cose di amore, quasi come chi non reggendosi bene sulle calcagna, facilmente cade all'indietro. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Che noi siam quasi tutte quante un poco Tenere di calcagna.
Definiz: § VII. Avere una cosa alle calcagna, trovasi detto scherzosamente per Avere il contrario di quel che uno si aspetta. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 22: E dissi pur che non credessi a Namo, E molto meno al Duca di Brettagna, Ch'ognuno ha sotto l'esca, il fuoco e l'amo; E' si pensò recarne in man la Spagna, E' m'incresce che qua noi ne ridiamo, E presto arai la pace alle calcagna.
Definiz: § VIII. Avere alcuno alle calcagna, vale Averlo sempre appresso. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 65: Qui Nepo scuopre la di lui magagna, Mostrando ch'e' fu nobile e ben nato, E sempre ebbe il pedante alle calcagna.
Esempio: Not. Malm. 2, 499: Ebbe sempre il pedante alle calcagna. Ebbe sempre il maestro attorno, che gl'insegnava i buoni costumi e termini.
Definiz: § IX. Avere alcuno sulle calcagna, vale Averlo vicinissimo dietro a sè, Averlo quasi a ridosso. –
Esempio: Cecch. Samar. 2, 7: Avendo gli assassin su le calcagna.
Definiz: § X. Avere il cervello nelle calcagna, dicesi familiarmente di Persona di poco giudizio, o che opera sbadatamente.
Definiz: § XI. Cadere dalle calcagna, trovasi detto di cosa che soprabbondi e sia d'avanzo. –
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 5: Oh le bellezze caggiono A te dalle calcagna, mona sucida.
Definiz: § XII. Cascare i fegatelli dalle calcagna; modo basso che vale Sguazzar ne' denari, Viver nell'abbondanza. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 77: Ai medici Cascano i fegatei dalle calcagna.
Definiz: § XIII. Dare altrui delle calcagna, trovasi figuratam. per Stimolare, Spronare. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Onde lì molte volte se ne piagne Per la puntura della rimembranza, Che solo a' pii dà delle calcagne.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 276: Solo a' pii dà delle calcagne, cioè pugne li pietosi come si pugne lo cavallo co li sproni, che sono a le calcagna.
Definiz: § XIV. Dare le calcagna al cielo, modo usato scherzevolmente per Andare disteso in terra, o, come più comunemente dicesi, Andare a gambe all'aria. –
Esempio: Lipp. Malm. 11, 49: Perch'ei fattegli al ciel dar le calcagna, Non una volta, dice, ma cinquanta: Sta su, che in terra i pari miei non danno.
Definiz: § XV. Dare la benedizione con le calcagna, vale Essere impiccato; analogo all'altro, Dare dei calci al vento: maniere da scherzi, nate dagli atti di contorsione che sogliono fare coloro che sono in tal modo giustiziati. –
Esempio: Pulc. L. Son. 102: Tanto che un dì con devozione aspetto La tua benedizion colle calcagna.
Definiz: § XVI. Dare opra ai calcagni, vale quanto Menar le calcagna, cioè Fuggire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 189: Frate, bisogna [Cloridan dicea] Gittar la soma, e dare opra ai calcagni; Chè sarebbe pensier non troppo accorto Perder duo vivi per salvar un morto.
Definiz: § XVII. Essere altrui alle calcagna, vale Essergli da presso, Incalzarlo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 28: Spronò il cavallo in verso la montagna, E Gelosia gli è sempre alle calcagna.
Definiz: § XVIII. Grattare alcuno nelle calcagna quando gli prude il capo, trovasi per Far cosa vana e tutto al rovescio di quello che si converrebbe. –
Esempio: Bocc. Filostr. 4, 85: Parole assai dicean di consolarla Per la partenza, la qual far dovea Da loro, e non era altro che grattarla Nelle calcagne, ove 'l capo prudea; Ch'ella di lor nïente si curava, Ma di Troilo solo il qual lasciava.
Definiz: § XIX. Levare il calcagno contro alcuno, trovasi per Levarglisi contro, Contrastargli. –
Esempio: Colonn. Guid. 119: Con manifesta fellonia sono menati, e con spirito di ciechezza sono guidati quelli, che ardiscono di levare contro a noi il calcagno.
Definiz: § XX. Levare il calcagno sopra alcuno, si disse per Conculcarlo. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 87: Levò il calcagno sopra di me.
Definiz: § XXI. Menar le calcagna, o delle calcagna, vale Fuggire; detto anche di animali. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 39: Chi a cavallo, chi a piè per la campagna Si diedono a menar delle calcagna.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 92: E in questo mentre ecco il cervo e la cagna, Che menan quanto posson le calcagna.
Definiz: § XXII. Menare delle calcagna, vale altresì Spronare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 17: Che quanto può menar de le calcagna Colei lo caccia al bosco e alla campagna.
Definiz: § XXIII. Mostrare il calcagno, o le calcagna, vale Volgersi in fuga, Fuggire. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 67: Beato a chi mostrava le calcagna, Chè tutti li affettavan come rape.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 21, 62: E' sarà buon mostrar loro il calcagno, E ritornarci ne' nostri confini.
Esempio: Alam. L. Gir. 18, 20: Alza il baston a dargli un mandiritto; Ma l'altro, che mostrate ha le calcagna, Fuggendo il schiva.
Definiz: § XXIV. Pagare alcuno di calcagna, vale Non dargli retta, ma volgergli in vece le spalle, Andarsene; presa forse la similitudine dal debitore che fugge alla vista del creditore. –
Esempio: Cecch. Dot. 4, 7: Ascolta, ascolta: sì E' m'ha pagato di calcagna.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 490: Oh! io veggo qua Il figliuolo di quel vecchiaccio avaro Con lui: io te li pago di calcagna.
Definiz: § XXV. Piantare le calcagna in un luogo, vale Entrarvi; lo stesso che Porre il piede, che è più in uso. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 111: Ed in quel lido pien di cose strane Piantò sul far del giorno le calcagna.
Definiz: § XXVI. Porre il calcagno addosso ad uno, vale figuratam. Avvilirlo, Conculcarlo, Calpestarlo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 8: Tanto s'è da viltà lasciato porre Sul collo e 'l fianco il fetido calcagno.
Definiz: § XXVII. Pugnar colle calcagna, detto scherzosamente e in ischerno, di chi, in vece di combattere, com'e' dovrebbe, sì dà alla fuga. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 19, 106: Gridan: a spada a spada i buon soldati Devon venir, ma solo a voi s'avviene Pugnar con le calcagna e con le rene.
Definiz: § XXVIII. Rispondere con le calcagna, vale Dare, come per risposta, dei calci a chi ci dice qualche cosa di offensivo. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 1, 3: Io poi, dopo la prima o seconda volta, risponderei colle calcagna a quelle seccature.
Definiz: § XXIX. Serrare altrui l'uscio sulle calcagna, vale Chiuder l'uscio ad uno, appena cacciato fuori. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 50: Lo manda fuori a furia di spintoni: E mentre ei pur volea 'mbrogliar la Spagna, Gli fa l'uscio serrar sulle calcagna.
Definiz: § XXX. Voltar le calcagna, vale Andarsene via, o, come anche dicesi, Voltar le spalle. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 226: Io feci buona deliberazione, con voltar loro le calcagna, di tormi da così fatta vergogna.
Esempio: Bern. Orl. 10, 18: Ed ella a lui ha volte la calcagna.