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RISERBARE, e RISERVARE
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RISERBARE, e RISERVARE.
Definiz: Lo stesso, che 'l suo primitivo Serbare; ed oltre al sentim. predetto, si usa anche nel signific. neutr. pass. Lat. servare, reservare. Gr. σῴζειν, διασῴζειν.
Esempio: Bocc. nov. 32. 9. Ma riserbandosi in più comodo tempo le lusinghe ec. cominciò a volerla riprendere.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 40. Al tuo amante le tue notti riserba.
Esempio: Petr. canz. 19. 2. Ringraziando natura, e 'l dì, ch'io nacqui, Che riservato mi hanno a tanto bene.
Esempio: Dant. Purg. 30. Come colui, che dice, E 'l più caldo parlar dietro riserva.
Esempio: Sagg. nat. esp. 253. L'abbiamo riserbate in questo ultimo luogo per compimento del libro.
Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 4. Non mi era, per zelo della giustizia, appresso i cortegiani del palazzo riserbato favore nessuno.
Esempio: Cas. lett. 22. Riserbandomi ancora a darne più singolar notizia per l'uomo a posta.
Definiz: §. I. Per Indugiare, Differire. Lat. differre, procrastinare. Gr. μέλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 15. A gran pena si temperò in riservarsi di richiederlo, che essere il vi facesse.
Definiz: §. II. Per Salvare, Scampare. Lat. liberare, eripere.
Esempio: G. V. 4. 19. 2. Fu la detta Gostanza riservata da morte.
Esempio: E G. V. 6. 71. 2. Fu questione, qual cosa fosse, o la gentilezza della natura del leone, o la fortuna riserbasse la vita del detto fanciullo.
Definiz: §. III. Per Aver riguardo. Lat. rationem habere, respectum habere. Gr. λόγον ἔχειν.
Esempio: G. V. 12. 42. 1. Qual chierico offendesse ad alcun laico d'alcun maleficio criminale ec. potesse esser punito personalmente della signoria secolare in avere, e in persona, non riserbando dignità.