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Dizion. 5° Ed. .
ESALARE.
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pag.239
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ESALARE. Definiz: | Neutr. Disunirsi, Separarsi, continuatamente le invisibili particelle dei corpi, disperdendosi intorno nell'aria; e propriamente dicesi di odori, di qualsivoglia vapore, e simili. |
Dal lat. exhalare. ‒ Esempio: | Red. Osserv. Vip. 31: A coloro che son dalla vipera feriti viene anche male nelle gengive,... ed esala.... fiato grave e puzzolente dalla lor bocca. | Esempio: | Pap. Tratt. var. 64: Da alcune materie odorifere esalano i predetti corpicciuoli rozzi e scabrosi, ec. | Esempio: | Murat. Gov. Pest. 61: L'odore o sia il puzzo, che esala dalle concie e fabbriche di corami. |
Definiz: | § I. Per similit. ‒ |
Esempio: | Fag. Rim. 3, 368: Qui ritornaron tutti quanti in gala, Le dame, i cavalier, l'armi e gli amori: Per tutto spira brio, bellezza esala. | Esempio: | Pindem. Poes. 290: Dell'arguto motto, Ove dall'una varchi all'altra bocca, Il volatile spirto esala e sfuma. |
Definiz: | § II. Poeticam., detto di anima, spirito, e simili, per Uscire, Partire dal corpo. ‒ | Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 76: E lo scudo mirabile tolse anco, Che non pur gli occhi abbarbagliar solea, Ma l'anima facea sì venir manco, Che dal corpo esalata esser parea. |
Definiz: | § III. E per Consumarsi svaporando. ‒ |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 154: Imperocchè per soverchio calore del letame s'indebolirebbe e arderebbe [la propaggine], s'egli non sarà poco, e sì maturo e vecchio, che ogni calor del letame sia esalato, cioè sfumato. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 34, 83: Era come un liquor suttile e molle, Atto a esalar, se non si tien ben chiuso. | Esempio: | Mei C. Metod. Cur. trad. 19: I medesimi vegetabili pigiati, e strettamente confinati, in guisa che il loro zolfo ed il loro olio non possano esalare, allorchè quest'olio e questo zolfo, coll'esser infranti e concentrati o rattenuti entro un ristretto confine, son ridotti ec. |
Definiz: | § IV. E detto di vapori, fuoco, fiamma, e simili, per Uscire, Aver l'uscita, spargendosi nell'aria. ‒ | Esempio: | Biring. Pirotecn. 102 t.: Ho fatto sopra alle finestre che lassaste per l'esalare de le fiamme, e per vedere e per maneggiare el bronzo, due caminetti nella grossezza del muro. | Esempio: | Cellin. Vit. 424: E lasciavo di molti spazj, dove 'l fuoco potessi meglio esalare. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 70: Si hanno a lasciare nel mezzo delle grossezze delle mura, da' fondamenti insino al disopra, sfogatoj aperti e spiramenti, non molto lontani l'un da l'altro, per i quali possino liberamente esalare, senza alcun danno della muraglia, i vapori. | Esempio: | Tass. Rinald. 10, 42: Siccome fiamma suol chiusa in fornace, Che mentre esalar cerca, e vïolente Scorre, il luogo di lei non è capace. |
Definiz: | § V. Ed Esalare in alcun luogo, detto di fumo, o simile, vale Accogliersi, Spargersi, in esso, uscendo dondechessia. ‒ | Esempio: | Ar. Orl. fur. 31, 9: Pur troppo il negro fumo mi molesta, Che dal fuoco infernal qui tutto esala. | Esempio: | Bern. Rim. burl. 1, 3: Salita quella [scala] ci trovammo in sala, Che non era, Dio grazia, ammattonata, Onde il fumo di sotto in essa esala. |
Definiz: | § VI. Detto di sangue, siero e simili, si usò nel linguaggio della Medicina, per dinotare i trasudamenti sanguigni o sierosi per mero effetto di capillarità; Trasudare, Trapelare. ‒ | Esempio: | Past. Dissert. Mestr. 22: Sì trapela [il sangue] alla cavità del fondo dell'utero per le loro estremità ch'egli apre e sviluppa, e donde fuori di cotal tempo non esala che un sottil siero, destinato a bagnare l'interna superficie della cavità accennata. |
Definiz: | § VII. E per Emanare. ‒ |
Esempio: | Marchett. Lucrez. 209: Voglia o non voglia, è pur mestiero Che tu confessi esser vibrati intorno Questi minimi corpi atti a ferirne Gli occhi, la vista penetrarne, e sempre Nascere ed esalar da cose certe, Qual dal sole il calor, da' fiumi il freddo, Dal mare il flusso ec. | Esempio: | E Marchett. Lucrez. appr.: In bocca Spesso di sapor salso un succo scende Quando al mar t'avvicini, ed all'incontro Riguardando infelici il tetro assenzio, Ne sentiam l'amarezza. In così fatta Guisa da tutti i corpi il corpo esala. |
Definiz: | § VIII. Esalare, si usò per Prender aria, Godersi un po' d'aria e di fresco, Respirare all'aria libera, Refrigerarsi. ‒ | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 3, 1: Esalate anche voi, venite fuori, Giovani, e ricreatevi. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 54: Nè lo star riserrati apporta gran nocumento, potendosi esalare alle finestre, su' terrazzi, e chi non avesse altro luogo, in su' tetti. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 386: Esalate anche voi, cioè svaporate. Esalare, prendere l'aria, come fanno l'esalazioni e i vapori che vanno all'aria; che si dice anche asolare. |
Definiz: | § IX. E figuratam., per Ricrearsi, Prendersi un po' di spasso. ‒ |
Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 3, 4: Se si potesse dire esalazione, Ricreazion, riposo, e refrigerio Un lungo cicalare e stare a bada, Noi abbiamo esalato. | Esempio: | E Buonarr. Fier. 3, 2, 13: Colla cetera l'altro ch'ha fra mano, E con una novella tu, ma corta, Fareteci esalare. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 441: Fareteci esalare. Di qui è venuta la popolesca voce scialare, darsi bel tempo: e da esalare parimente l'asolare d'un venticello. |
Definiz: | § X. Trovasi poeticam., per semplicemente Respirare, Rifiatare. ‒ |
Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 4, 92: Chè non le può contender questo tratto Le chiavi sue l'addormentata scorta; Che mentre dorme, e sonnacchiosa esala, Le toglie ed apre, ed esce in una sala. |
Definiz: | § XI. E pure per Respirare, usato figuratam. in senso di Riconfortarsi. ‒ |
Esempio: | Dav. Tac. 2, 5: A' padri e principali cavalieri, avendo principe nuovo e lontano, presa tosto libertà, pareva esalare. |
Definiz: | § XII. Esalare, detto poeticam. di vento, vale Spirare, Soffiare, e simili. ‒ |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 19, 52: Questo (il Libeccio) resta sul mar tanto possente, E da la negra bocca in modo esala, Ed è con lui sì il rapido torrente De l'agitato mar ch'in fretta cala, Che porta ec. |
Definiz: | § XIII. In forma di Neutr. Detto di cavità, recipienti, e simili, vale Mandar fuori i vapori che ivi sieno, Rimanerne privo affatto. ‒ |
Esempio: | Martin. F. Tratt. Archit. 189: Ciascuna volta adunque che essi (i cavatori) non possano tenere acceso il lume, ovvero in loro sentano debilità non consueta, allora lascino la fossa esalare per alquanti giorni. |
Definiz: | § XIV. Att. Mandar fuori diffondendo intorno nell'aria, riferito a odori, profumo, vapori e simili. ‒ |
Esempio: | Rucell. G. Ap. 140: Intorno del bel culto e chiuso campo Lieta fiorisca l'odorata persa.... E la melissa, ch'odor sempre esala. | Esempio: | E Rucell. G. Ap. 1027: E ponvi sopra un bianco panno, Ch'esali intorno il grato odor del timo. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 137: Il grave odor che la palude esala Non lascia al legno far troppo soggiorno. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 361: Io non ho da andar dietro a vedere se o per la possanza del sole o per il conceputo ardore nelle intime viscere, la terra esali e mandi fuori quei duoi vapori ec. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 383: Ne la considerazione ancora de la qualità viene, se le possessioni siano o vicine o lontane da la città; se abbiano stagno o palude, che esali maligni vapori, onde l'aria ne divenga cattiva. | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 83: Nè ancora la cristiana setta quivi (nella Palestina) si era posata, quando una pioggia di fuoco arse Sodoma e Gomorra, regioni a' confini della medesima. Tuttavia il terreno esala l'odore di quell'incendio. |
Definiz: | § XV. E poeticam. ‒ |
Esempio: | Giust. Vers. 11: Se il venticel con leggerissim'ala Increspa l'onda che lieve t'accoglie, E susurrando esala Intorno a te dei fiori e delle foglie Il balsamo, rapito Lunge ai pomarii dell'opposto lito, Dirai ec. |
Definiz: | § XVI. Esalare, vale anche semplicemente Mandar fuori. ‒ |
Esempio: | Rucell. G. Ap. 625: Ma non voglion sentir fiato che spiri D'impudico vapor, nè d'odor tetro D'aglj, porri, scalogni, o d'altro agrume, O di vin sopra vin forte e indigesto, Che stomaco indisposto esali e rutti. |
Definiz: | § XVII. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Dat. Oraz. I, 4, 213: Con qual tenerezza mi riduco alla mente d'averlo udito deplorare.... le presenti calamità della cristiana religione, e.... colmo d'un santo fervore che gli sfavillava per gli occhi diventati di fuoco, esalar questi articolati sospiri: Bisognerebbe ec. |
Definiz: | § XVIII. Pur figuratam., per Sfogare, riferito a dolore, pena, sdegno; ed altresì a passione, voglia amorosa, e simili. ‒ |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 14, 56: E pensa tuttavia dove si stanzi, Dove ritrovi alcun commodo loco, Per esalar tanto amoroso foco. | Esempio: | E >Ar. Orl. fur. 23, 127: Io mai non sento Che 'l petto mio men la sua pena esali. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. 28: Già piansi e sospirai, misero tanto Ch'io ne credei per sempre ogni dolore Co i sospiri esalar, versar col pianto. |
Definiz: | § XIX. Esalar l'anima, lo spirito, l'ultimo o l'estremo fiato, vale Spirare, Morire. ‒ |
Esempio: | Dat. Selv. 79: Il mio sole a quest'occhi omai rendete, L'anima a questo core, a questo seno Vicino ad esalar l'ultimo fiato. | Esempio: | Segner. Pred. 199: Indi per forza stringendola ed abbracciandola,... l'esalò su le sozze braccia lo spirito disperato. | Esempio: | E Segner. Pred. 628: Ha esalato, dopo tre ore di agonia penosissima, il fiato estremo sopra un patibolo. | Esempio: | Mann. Stor. Decam. Pref. 16: Non si seppe.... nè dove nè quando egli esalò l'ultimo spirito. |
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