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1) Dizion. 5° Ed. .
LEZIONE
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LEZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'azione del leggere, oggi comunemente Lettura.
Dal lat. lectio. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua lezione, or pensa per te stesso, Com'io potea tener lo viso asciutto, Quando ec.
Esempio: Bocc. Laber. 233: Legge la canzone dello indovinello, e quella di Florio e di Biancifiore, e simili cose assai: e se ella forse a così fatta lezione non intende, ec.
Esempio: Poliz. Pros. 47: Iersera giunti a San Miniato, cominciamo a leggere un poco di santo Agostino. E questa lezione risolvessi infine nel musicare, ec.
Esempio: Bemb. Pros. 16: Pure che vi sia chiaro, che da poi che io a queste contrade passai, ho del tutto tramessa la lezione delle oltramontane cose.
Esempio: Varch. Stor. Ded. 1, 36: Quello che dall'impossibilità della natura tolto e negato ci fu..., ne sia dalla lezione delle storie benignamente conceduto ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 53: Essendo voi toscano, non avete bisogno se non di coltivarla (la lingua). E a questo basta la lezione delli vostri tre primi, Dante, Petrarca e Boccaccio.
Esempio: Tass. Lett. 1, 115: Questo difetto ho io appreso de la continua lezion di Virgilio.
Esempio: Galil. Op. II, 519: Che somma sia la sua ignoranza in queste scienze, non più lungo tempo ricerco per farvi toccar con mano di quello che nella lezione di questa scrittura consumerete.
Definiz: § I. In senso particolare e nel linguaggio degli ascetici, La meditata lettura delle Sacre Scritture o delle Vite dei Santi per edificazione dello spirito. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 15: Onde che la orazione ecceda la lezione, mostra S. Isidoro, quando dice: Per la lezione siamo ammaestrati, per la orazione mondati.
Esempio: Scal. Claustr. 416: Lezione non è altro che uno cotidiano sguardo delle Sante Scritture, con grande attenzione d'affezion di cuore.
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 419: Sempre esercita il tempo o coll'orazione o colla lezione o con fare alcuna cosa manuale.
Definiz: § II. Figuratam., per Ciò che si legge, Lettura. –
Esempio: Tass. Dial. 3, 135: Quantunque io temperi tutti i fastidj de la nostra vita con lezioni assai piacevoli, pelle quali alcune volte mi dimentico del mio stato e de la sorte, e quasi di me stesso; nondimeno la solitudine lunga viene filialmente a noia.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 25, 2: Se c'è vizio a cui bisogni più ostare ne' suoi principj, è questo di cui parliamo, paragonato però più d'ogn'altro al fuoco, perchè può avere l'origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina, ec.
Definiz: § III. Pur figuratam., per L'istruzione che deriva dal leggere. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 138: Nè posso credere io, che uomo di tanta lezione e di sì acuto giudizio,... si muova a far questo senza cagione o di scambiamento di nome, o d'altro.
Definiz: § IV. Più comunemente Lezione dicesi Quella parte d'insegnamento intorno a qualche disciplina o arte, data volta per volta e a viva voce dal maestro agli scolari. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 165: Ed è ben vero, che il maestro va sempre visitando i suoi discepoli con darli qualche lezione, che si abbino continuamente a esercitare.
Esempio: Galil. Op. II, 525: Ma quando bene il luogo della stella nuova non mi fusse anco stato così precisamente noto quando io feci le mie lezioni,... saria stato da riprendere il non mi essere assicurato di volere sino ad un minuto determinare il suo sito?
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 2: Non le sole lezion fan l'uomo saggio.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 284: Avea udite per tre anni le lezioni del diritto civile.
Esempio: Segner. Op. 4, 514: Salariato per dare alla scolaresca lezioni pubbliche di morale o di metafisica.
Esempio: Red. Lett. 3, 180: La serenissima Granduchessa ha comandato che il dottor Giuseppe del Papa ogni giorno faccia un poca di lezione di filosofia in voce alla serenissima signora Principessa.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 356: Vogliono che alle lezioni di Platone egli (Demostene) debba la sua efficacia e la sua forte vemenza, e che nella fucina di quella scuola le sue potentissime armi affinasse.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 69: Ma non s'ode soffiar (il naso) più facilmente Allor che troppo lunga è una lezione?
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 37: Dormire.... Alla lezion di qualche professore, Diavol! sarebbe troppa inciviltà.
Esempio: Lambr. Elog. 136: Pochi mesi dopo il Ridolfi leggeva all'Università di Pisa la prolusione alle lezioni di agraria e di pastorizia.
Esempio: E Lambr. Elog. 144: Quelle lezioni di viva voce, che uscivano dalla sua bocca come acqua di limpida vena, furono raccolte, e da lui ritoccate e pubblicate, restano ec.
Definiz: § V. E per Quello che volta per volta, insegnato dal maestro, deve essere imparato dallo scolare. –
Esempio: Savonar. Pred. 9: Atti (Dio) mostrato la mela come al fanciullo, perchè impari meglio la lezione.
Esempio: Cas. Pros. 3, 148: Io ti priego.... che tu o legga o ti facci leggere ogni dì quelle lezioni che ti par di potere imparare.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 251: E se il nerbo è quel mezzo salutare Che ai ragazzi imparar fa la lezione...; Tutto il merto e l'onor dell'istruzione Chi negherà che debbesi, fra i due, Più che al maestro attribuire al bue?
Definiz: § VI. E per L'intero insegnamento; onde Dar lezione, Far lezione, per Impartire un dato insegnamento; e Prendere, Ricevere, e simili, lezione da alcuno, per Esser da esso ammaestrato. –
Esempio: Cellin. Vit. 540: E il detto promette di venire una volta il manco ogni giorno a casa mia, a dar lezione di sonare di gravicembolo alla Liperata mia figliuola.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 315: A questa bella cosa mi son trovato io non una volta gli anni passati nel pubblico teatro della notomia, mentre faceva lezione.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 213: A certi ragazzacci do lezione, Che sputar fanno un'ala di polmone.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 1: Conciossiacosachè la vita de' santi uomini sia una viva lezione.
Esempio: Fag. Comm. 5, 508: Voi dunque, in conclusione, avete fatto questi due gran peccati mortali di malacreanza moderna; la penitenza de' quali toccherebbe alla Menica, che ne dà lezione, e alla mia figliuola che se ne prevale, e se n'addottora.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 277: Moglie di poche ore, dà certe lezioni al giovinotto, ch'io per me poco mi curerei d'averle dalla mia sposa il giorno dopo le nozze.
Definiz: § VIII. Lezione, dicesi altresì un Ragionamento, letto in un'adunanza, sia pubblica, sia privata, dove si esamini e si discuta qualche particolare argomento, o qualche passo di autore, od anche un'opera intera. –
Esempio: Galil. Op. VII 154: In una Accademia fece dua o ver tre lezioni in questa materia, con concorso di uditori.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 358: Non si vergognò in una sua lezione di profferire francamente, che in Platone forse vi aveva più eloquenza che filosofia.
Esempio: ESalvin. Pros. tosc. 1, 448: Chi inoltre si rammenterà delle preziose lezioni qui, con tanta copia ed ornamento di dire,... dall'insigne Bellini recitate, nelle quali si diceva, ec.
Esempio: Capp. Econ. 412: La materia è vasta troppo per gli angusti limiti d'una lezione accademica.
Definiz: § IX. Per similit. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 222: Avremo causa di avere sempre memoria di questa venuta. G. Questa obligazione arete in parte a me che proposi il ragionamento. S. E a te, se tu vuoi, ma a Bernardo l'abbiamo tutti infinita, che ci ha letto ieri e oggi una lezione sì bene ordinata, sì savia, che ci farà lume in queste cose importantissime tutto il tempo della vita nostra.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 322: Col Cardinal Sant'Angelo fui ieri a pranzo, ma non si ragionò di ville, perchè s'ebbe a trattenere l'Imbasciator di Vinegia, che volse veder le sue anticaglie. Gli farò una lezione della vostra catena, che si doverà contentare di giudicarla degna che vi si attacchi il suo gran balascio.
Definiz: § X. E figuratam., per Ammonimento, Avvertimento, dato ad alcuno perchè si conduca bene in checchessia; e con più grave senso, Gastigo di parole o di fatti dato altrui perchè e' non torni a fare ciò che ha fatto altra volta, ovvero perchè sia più prudente. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 5, 106: Di qua non mancheremo di quello che si potrà, e io lessi ieri al Provveditore viniziano, presenti tutti quelli signori, una lezione delle negligenze loro, che restò confuso, ina in modo che anche rimase benissimo satisfatto.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 283: Parla molto risoluto che 'l Duca manca de l'onor di cavaliero dispiccandosi dal Papa. Non so dove la fondi: fateli fare una lezione in questa parte.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 662: Si credè un corpo di riservo che tenesse dietro al primo, non parendo mai possibile che gente, disfatta tanto poco avanti, avesse potuto riordinarsi così per fretta; tanto più che venivano con un brio da mostrare d'essersi dimenticati troppo presto l'ultima lezione.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 15: Al toro sbalordito Disse (la volpe), volgendo tanto di groppone: Addio, non ti scordar della lezione.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 283: E coi danari, che mi hai dati spesso, Agli amici imbandita ho questa cena, Per darti una lezione a pancia piena.
Definiz: § XI. E detto di cosa che serva altrui di avvertimento a ben condursi in checchessia. –
Esempio: Panant. Paret. 43: Questa per tante giovani persone, E per le belle del mondo galante, Sarebbe una bonissima lezione, Se badassero al cor più che al sembiante.
Definiz: § XII. Lezione, Term. ecclesiastico, dicesi Quel breve capitolo tratto dalla Scrittura o dai santi Padri o dalle Vite dei Santi, che si recita a mattutino. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 321: Essendo essi cherici nella sopraddetta chiesa di san Piero Apostolo, e provvedendo le lezioni e' risponsi della seguente domenica, ec.
Esempio: Cell. G. M. Maestruzz. volg. 1, 25: Al lettore s'appartiene pronunziare le lezioni, e predicare a' popoli quelle cose, che ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 297: La vostra figliola sta benissimo; e la mattina di Pasqua canterà la lezione a una messa.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 33: Nelle antifone, lezioni, cerimonie o fatiche del coro, non voleva privilegio alcuno.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 172: Chi disse le mi paion le Tanìe, Chi le risposte dopo le lezioni De' morti, e chi altro pur da compagnie.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 630: Volle.... che fino al numero di sessanta Santi.... fossero fatte lezioni proprie, ove per l'avanti, per fare di loro le debite commemorazioni, era necessario prenderle dal comune.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 38: L'arcidiacono, a cui spettava il diritto di cominciare nelle feste i divini ufizj, di benedire in voce i lettori delle lezioni notturnali, ec.
Definiz: § XIII. Lezione, vale altresì Ciò che sta scritto o stampato in tale o tal altro modo in un testo, in un codice, in una stampa. –
Esempio: Deput. Decam. Proem. 35: Contro alla lezione di questo libro abbiamo ritenuto alcuni versi, ec.
Esempio: E Deput. Decam. Proem. 73: Noi.... quando in più libri troverremo due o più lezioni, e fian tutte buone, ci appiglieremo sempre.... a quella de' più antichi.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 72: Io non voglio qui registrare una lunga diceria,... ma rimettermi.... al giudicio degli eruditi e discreti lettori, i quali ben avvertiranno le difficultà ch'io posso avere incontrate, e quel che m'abbia mosso ad accettare più una lezione che un' altra.
Esempio: E Dat. Vit. Pitt. 76: Chi crederebbe che sì ingegnosa e ben appoggiata lezione non fosse vera? E pure è falsissima, e certissima la comune.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 9: Dubbia è la lezione di questo verso, dicendo il manoscritto pisano, ec.
Esempio: E Panciat. Scritt. appr.: Ma la più ricevuta lezione è dire aurate.
Esempio: Red. Lett. 1, 295: Fin ad ora trovo qualche diversità di lezione in più di un manuscritto di questa insigne libreria.
Esempio: Giord. Op. 2, 159: Gli scrittori latini a noi vennero esemplati.... per lo più da persone di povero intendimento; quindi abbondano di errori: però ad emendarli si rivolse con molte cure il secolo quintodecimo e appena bastò la fatica e l'acume de' tre secoli seguenti.... a ricomporre una esatta e sicura lezione.
Definiz: § XIV. Onde Varia lezione e Varie lezioni, diconsi La diversa lezione e Le diverse lezioni d'un medesimo testo, in codici o stampe diverse. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Pref. 6: Nè voglio tralasciare essermi date certe speranze.... d'ottenere, quando che sia,... le varie lezioni d'un manoscritto d'Alemagna, il quale supera tutti gli altri d'antichità.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 433: S'io trovassi una varia lezione in un manoscritto antico che dicesse torret, salterei per allegrezza; perchè mi parrebbe adattatissima a quel lento amore, quasi lento fuoco.
Esempio: Bracc. R. Dial. 181: La varia lezione non per altro si appella così, se non perchè differisce in parte o in tutto dal testo.
Esempio: Giobert. Primat. 256: L'integrità risulta dagli argomenti che chiariscono impossibile l'alterazione sostanziale del componimento; e allorchè questo è largamente diffuso, vien provata dalla stessa natura delle varie lezioni, a cui soggiace.
Definiz: § XV. Ridurre a buona lezione, alla vera o alla sua lezione, un testo, vale Emendarlo giusta l'esemplare dell'autore, o col confronto dei codici, manoscritti e stampe più autorevoli. –
Esempio: Red. Lett. Occh. 5: Autore di quel libretto degli Ammaestramenti degli Antichi, il quale, agli anni passati, ridotto alla sua vera lezione, fu fatto stampare in Firenze ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 645: Nell'anno 1552 novamente alla sua lezione ridotto (il Decamerone) con allegorie, annotazioni ec.
Esempio: E Mann. Ist. Decam. appr.: Dello stess'anno, alla sua intera lezione ridotto dal Ruscelli.