Lessicografia della Crusca in rete

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LEZIONE
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LEZIONE.
Definiz: Il leggere. Lat. lectio. Gr. ἀνάγνωσις.
Esempio: Dant. Inf. 20. Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua lezione.
Esempio: Lab. 283. E se ella forse a così fatta lezione non intende, a guisa d'una fanciulletta lasciva, con certi animaletti, che in casa tiene, si trastulla.
Esempio: Scal. S. Ag. Lezione non è altro, che un quotidiano sguardo delle sante scritture con grande attenzione d'affezion di cuore.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Per la lezione siamo ammaestrati, per l'orazione siamo mondati.
Definiz: §. I. Lezione, diciamo anche a Quella parte di cose insegnate dal maestro volta per volta.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 2. Non le sole lezion fan l'uomo saggio.
Esempio: E Buon. Fier. appresso: E che lezioni in così adorno studio Si leggon?
Esempio: E Buon. Fier. 3. 1. 10. Son scolari, Gli conosco ben io, forse che 'nsieme Studiavan la lezione.
Esempio: Cas. lett. 68. E che tu o legga, o ti facci leggere ogni dì quelle lezioni, che ti par di potere imparare.
Esempio: Malm. 2. 77. Avendo auto innanzi la lezione, Si stette sempremai sodo al macchione.
Definiz: §. II. Per Elezione. Lat. electio. Gr. ἐκλογή.
Esempio: G. V. 4. 2. 5. Lo 'mperio fosse alla lezione degli Alamanni, imperocchè erano possenti, e valorosi.
Esempio: E G. V. 8. 5. 2. E parea loro a utile della Chiesa aver fatta mala lezione.
Esempio: Ricord. Malesp. 175. E fermata la lezione, gli mandarono il dicreto.