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Dizion. 5° Ed. .
CURRO.
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CURRO. Definiz: | Sost. masc. Legno cilindrico, assai grosso e non molto lungo, che ponesi sotto a pietre, travi ed altre cose di gran peso, per muoverle agevolmente facendole scorrere sopr'esso. |
Dal lat. currus, Carro, perchè tali legni servono come di veicolo alle cose stesse. – Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 171: Posta [una aguglia] sopra curri presso a Roma a tre miglia, essere stata tirata in Circo Massimo per la porta che va ad Ostia. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 10, 307: Avendo posto in terra prima alcuni banconi di noce per lunghezza e spianati in isquadra, i quali andava tramutando, secondo che camminava il marmo, sotto il quale poneva alcuni curri tondi e ben ferrati, sopra detti banconi. | Esempio: | Lipp. Malm. 9, 16: Per via di curri, d'argani e di travi, Gli avevan sulle mura strascinati. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 31, 2, 56: Queste [torri] fornite d'animosi soldati, e sopra curri sospinte, o da sè mobili in su le ruote, eran fatte giugner col piede al piè delle mura. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 42, 2: Debbono.... i curri esser fatti di legname molto sodo, acciocchè aggravati dal peso non s'ammacchino. |
Definiz: | § I. E per similit. – |
Esempio: | Salv. Avvert. 1, 219: Le vocali.... son quasi curro del rimaso dell'altre lettere. | Esempio: | E Salv. Avvert. 1, 220: Quasi in ogni voce mostra che [le vocali] dieno spirito, e vagliano come per curro da muover le parole. |
Definiz: | § II. Si disse anche per Rotella o simile arnese da fare scorrere in un piano una porta o simile. – |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 234: Per potere quel cielo aprire e serrare, aveva fatto fare Filippo due gran porte,... le quali per piano avevano in certi canali curri di ferro, ovvero di rame. |
Definiz: | § III. E per Grave cilindro di pietra o di legno, adoperato a spianare o calcare il terreno, che comunemente dicesi Rullo. – | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 44: Seminato ch'e' sia (il basilico), calcandosi con un curro, o ben calpestandosi, darà fuori più presto e più lieto. |
Definiz: | § IV. Figuratam., per Eccitamento a cose non buone. – |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 92: Questi curri non lo inducevano (Seiano) a mali pensieri, ma a parole superbe, mal pesate. |
Definiz: | § V. Esser sul curro di fare checchessia, vale figuratam. Essere prossimi a farlo, Essere in procinto di eseguirlo; ed altresì Essere in pericolo di patir qualche danno. – |
Esempio: | Lipp. Malm. 2, 65: Qui (dice) fratel mio, noi siam sul curro D'andare a far un ballo in campo azzurro. | Esempio: | Not. Malm. 1, 208: Siam sul curro. Siamo in procinto, siamo all'ordine, siamo vicini. |
Definiz: | § VI. Mettere alcuno al curro, o in sul curro, o in un curro, vale, pure figuratam., Indurlo accortamente a cosa non buona o pericolosa, Metterlo al punto di compierla. – |
Esempio: | Pulc. Luc. Driad. 21: Simula in modo il malvagio susurro, Che Anfitrion metteva spesso al curro. | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 358: Io vo' dar loro il resto, ch'i' gli vo' metter su un curro che vadia da sè allo 'n su, non che allo 'n giù. | Esempio: | E Firenz. Comm. 1, 388: Non mi mettere in su' curri, per farmi poi rompere il collo. | Esempio: | Varch. Suoc. 1, 4: Ma ogni cosa viene da quella vecchiaccia,... che la mette in su questi curri. | Esempio: | E Varch. Ercol. 102: Metter su uno, o metterlo al punto; il che si dice ancora metterlo al curro, è instigare alcuno e stimularlo a dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli il modo come e' possa e debba o farla o dirla. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 1, 283: Una tale defezione pareva incomprensibile al Sultano, massime nel re Francesco, il quale tanto l'aveva stimolato alla spedizione d'Italia, e messo, come si suol dire, in sul curro. |
Definiz: | § VII. E Mettersi sul curro di fare o patir checchessia, vale Mettersi al pericolo, al punto, di farlo o di patirlo. – |
Esempio: | Fag. Rim. 6, 198: Ti credo valoroso al par di Pirro, Ma la vita ti par fronda di porro, Da mettersi di perderla sul curro? |
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