Lessicografia della Crusca in rete

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INFINO
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INFINO.
Definiz: Preposizione terminativa di luogo, di tempo, e di operazione. Lat. usque. Si construisce comunemente col terzo caso, benchè se ne leggano esempli ancora con altri casi.
Esempio: G. V. 10. 76. 1. Gli vennono incontro infino a S. Giovanni Laterano.
Esempio: Dan. Inf. 3. Infino al fiume di parlar mi trassi.
Esempio: Boc. Nov. 77. 36. Quello che, infino a questo punto fatto hai.
Esempio: Passav. 334. Che il diavolo ha insegnata, e rivelata infino al cominciamento del Mondo.
Esempio: Filoc. 5. Ma le tre, che molto più belle gli pareano, al mezzo del legno quasi infin di tutta la poppa d'esso gli pareva, che possedessero.
Esempio: G. V. 9. 42. Il Vescovo di Legge, avendo rotte le sbarre, e correndo la terra infino al ponte a Sant'Angiolo, ec.
Esempio: Dan. Inf. 32. E quel feroce Drudo La flagellò dal capo infin le piante.
Esempio: E Dan. Par. 25. Indi spirò l'amore, ond'io avvampo, Ancor ver la virtù, che mi seguette, Infin la palma, ed all'uscir del campo.
Definiz: §. Si usa in compagnia d'altre particelle.
Esempio: Bocc. Nov. 69. Il pregò per alleggiamento della sua noia, che aiutar la dovessero d'andare infino nel giardino.
Esempio: M. V. 10. 18. La rimandò con quell'onore, e con quella compagnía, che a lei piacque, infino fuori de' suoi confini.
Esempio: Boccac. Novell. 99. Io era testè in pensiero di mandare un di questi miei infin vicin di Pavía.
Esempio: Dant. Infer. 28. Un'altro, che forato avea la gola, E tronco il naso infin sotto le ciglia.
Esempio: Bocc. Nov. 45. Fratel mio questa è mia figliuola, e infino a qui creduto abbiamo, che nella casa, ec. ardesse.
Esempio: Bocc. Nov. 77. Io voglio che noi andiamo infino giù all'uscio.
Definiz: §. Talora dinota Intéro compimento così nel bene, come nel male, della cosa, di che si parla. Lat. vel, etiam.
Esempio: Morg. Io vo la parte mia infino al finocchio.
Esempio: Fir. Nov. E diede loro infino a' berlingozzi.
Definiz: (E diremmo:
Esempio: Esempio del Compilatore E' mi diede infino de' calci)