Lessicografia della Crusca in rete

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LISCA
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LISCA.
Definiz: Quella materia legnosa, che cade dal lino, e dalla canapa, quando si maciulla, si pettina, e si scotola.
Esempio: Cr. 2. 5. 1. Quello, che poi si dice capecchio, cioè lisca, si schiaccia, e va via (così ne' buoni T. a penna, dove negli stampati si legge per errore capecchio va via)
Esempio: Lor. Med. canz. 71. 2. Sempre al labbro ha qualche lisca Del filar, ch'ella morseggia.
Definiz: §. I. E Lisca, diciamo anche alla Spina del pesce. Lat. spina. Gr. ῥαχία.
Esempio: Fir. disc. an. 50. Veggendo un pezzo discosto il gambero le spogliate lische degli sventurati compagni ec.
Esempio: Bellinc. son. 152. Risposon le lamprede al tristo caso: Noi lasciamo le lische nel capecchio.
Esempio: Red. Ins. 18. Finiron di divorare tutta quanta la carne de' pesci, avendo lasciate le lische, e l'ossa.
Esempio: E Red. Ins. 21. I pesci di fiume, eccettuate le lische, s'erano tutti convertiti in un'acqua grossa, e torbida.
Definiz: §. II. Cacar le lische dopo aver mangiato i pesci, si dice in proverb. del Pagar le pene degli errori commessi.
Esempio: Lasc. Pinz. 5. 1. So, che s'elle aranno mangiato i pesci, ch'elle cacheranno le lische.
Definiz: §. III. E Lisca, per similit. si dice per Cosa minima, Quasi niente. Lat. nihil, titivillitium. Gr. οὐδέν, γρύ.