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FIERA, e con forma poetica anche FERA.
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FIERA, e con forma poetica anche FERA.
Definiz: Sost. femm. Animale selvatico.
Dal lat. fera. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 45: E fera crudeltà disnaturata, La qual non fue pensata In fera alcuna.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 524: Del prender le bestie e le fiere. E 528: D'alcuni altri ordigni, co' quali si piglian le fiere.
Esempio: Dant. Inf. 1: Sì che a bene sperar m'era cagione Di quella fera alla gaietta pelle L'ora del tempo e la dolce stagione.
Esempio: E Dant. Inf. 9: E fa fuggir le fiere e li pastori.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 325: Siccome la molto grande fera l'abbaiare de' cani guata con poca cura.
Esempio: Petr. Rim. 2, 31: Nè fiere han questi boschi sì selvagge, Che non sappian quant'è una pena acerba.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 74: D'altra parte delle fiere, che nelle selve sogliono abitare, aveva.... paura.
Esempio: Poliz. Rim. C. 13: Quanto è più dolce, quanto è più sicuro, Seguir le fere fuggitive in caccia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 34: Ad ogni sterpo che passando tocca Esser si crede all'empia fera in bocca.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 70: Lasciano al suon dell'arme, al vario grido E le fere e gli augei la tana e 'l nido.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 78: Ciò che 'n lui sano i miei furor lasciaro, Dal furor delle fere è forse guasto.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 61: Altre fiere vi sono, che si chiamano Cozie, di grandezza e di forma o di sapore simili alle lepri.
Esempio: Maff. Anfit. 2: Motivo preciso d'inventare e di costruire gli Anfiteatri non fu veramente lo spettacolo de' Gladiatori, ma sì quello delle fiere.
Esempio: Mont. Poes. 1, 355: L'uso ad insegnar del curvo aratro, Farà col senno e l'arte e la pietade All'uom corretto abbandonar la querce, Ed abborrir dell'irte fiere il cibo.
Esempio: Manz. Poes. 90: Ansanti li vede, quai trepide fere.... Le note latebre del covo cercar.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 11: Certo sono... che la Serenità Vostra non vidde mai questa pessima e crudele fiera (la Monarchia), della quale io ragiono.
Definiz: § II. E lo stesso vale Fiera selvaggia o selvatica. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Non han sì aspri sterpi nè sì folti Quelle fiere selvagge, che in odio hanno Fra Cecina e Corneto i luoghi colti.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 174: Seguita la fuggente moglie come fiera salvatica.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 170: Volere uccidere una femina ignuda, ed averle i cani alle coste messi, come se ella fosse una fiera salvatica.
Definiz: § III. Per similit. e poeticam., detto di animale favoloso, o immaginato. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Noi ci appressammo a quelle fiere snelle.
Esempio: E Dant. Inf. 17: Ecco la fiera con la coda aguzza, Che passa i monti, e rompe mura ed armi.
Esempio: E Dant. Purg. 31: Come in lo specchio il Sol, non altrimenti La doppia fiera dentro vi raggiava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 35: L'un ch'avea fin a l'elsa ne la pancia La spada immersa alla maligna fera, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 43: Alla fera crudele il più molesto Non sarà di Francesco il re de' Franchi.
Esempio: Parin. Poes. 200: Tal cantava il Centauro... E Tetide, che udiva, Alla fera divina Plaudia dalla marina.
Definiz: § IV. E poeticam. e per estensione Qualsivoglia animale, Bestia. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 216: Marito mio, io non so che fiera m'ha preso nella tal parte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 15: Gli antiqui amanti, ch'erano in gran torma Conversi in fanti, in fere, in legni, in sassi, Fe' ritornar ne la lor prima forma.
Esempio: Parin. Poes. 109: Ma degli augelli e delle fere il giorno, E de' pesci squamosi e delle piante E dell'umana plebe al suo fin corre.
Definiz: § V. E figuratam. e poeticam. per Uomo o Donna crudele. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 66: Pigliammo questa abominevol fera, Più crudel di qualunque in selva stanzi.
Definiz: § VI. E pur poeticam., e detto di chi per affanni, patimenti e simili, vive una vita del tutto ritirata, quasi odiando il consorzio degli uomini. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 30: Alla mia Donna puoi ben dire, in quante Lagrime i' vivo; e son fatto una fera, Membrando ec.
Definiz: § VII. E detto di Donna amata, per denotarne la grande rigidezza verso l'amante. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 63: Ahi crudo amor! ma tu allor più m'informe A seguir d'una fera, che mi strugge, La voce, e i passi, e l'orme.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 157: Tempo verrà ancor forse, Ch'all'usato soggiorno Torni la fera bella e mansueta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 1, 263: E veggio andar quella leggiadra e fera Non curando di me.
Esempio: Cas. Rim. 1, 7: Bella fera e gentil mi punse il seno.
Definiz: § VIII. Trarre di bocca al cane la fiera; maniera proverbiale che significa Impedire che altri abbia il merito o il benefizio dell'opera o fatica nostra. –
Esempio: Cecch. Servig. 3, 2: I' voglio andare inverso i Servi A trar di bocca al can la fiera, acciò Che io non avessi ora l'un male e l'altro.