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FIERA
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FIERA.
Definiz: Mercato libero. Lat. nundinae, mercatus. Gr. ἀγοραί, παντοπωλεῖον.
Esempio: Dav. Camb. 97. Fiera è un concorso di molti, da molte bande in alcun luogo per vendere, o comperare con franchigia di gabella, che dura alquanti giorni.
Esempio: Bocc. nov. 90. 11. E con Donno Gianni insieme n'andò alla fiera di Bitonto.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Questo è il danaio del diavolo, onde egli compera tutte le buone derrate nella fiera di questo mondo.
Esempio: Burch. 1. 45. Così Pompeo alzando la visiera Vide il Caverno in sur un liofante, Ch'andava a Norcia per veder la fiera.
Esempio: Fir. nov. 6. 245. E' sapeva meglio l'arte da fare impazzare un uomo, che qualsivoglia trista femmina, che stata fusse su per le fiere vent'anni.
Definiz: §. I. Diciamo proverbialm. agli agiati, Tu non saresti a tempo alla fiera a Lanciano, che dura un anno, e tre dì non essere a tempo alla fiera a Lanciano, che dura un anno e tre dì.
Esempio: Varch. Ercol. 57. Quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole, e da non doverli per dappocaggine, e tardità, o piuttosto tardezza sua riuscire, per mostrarli la sciocchezza, e mentecattaggine sua, se gli dice in Firenze ec. tu non sai mezze le messe: tu saresti tardi alla fiera a Lanciano: tu ti morresti di fame in un forno di schiacciatine.
Definiz: §. II. Scorcio di fiera, diciamo, quando sono intorno al fine i negozj della fiera.