Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GOGNA.
Apri Voce completa

pag.397


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GOGNA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di gastigo che davasi a certi malfattori, esponendoli in luogo pubblico ai vituperi del popolo, con le mani legate di dietro, con un cartello appeso al collo, nel quale erano scritti il delitto e la pena, e un tempo anche, per maggiore ignominia, con un anello di ferro al collo, detto parimente Gogna, incatenato a colonna o al muro. Chiamavasi pure così il Luogo stesso dove i rei erano esposti. Dicevasi anche Berlina.
Dall'antiquato gonghia, Collare o Cerchio di ferro, con metatesi della n per maggior dolcezza di pronunzia, nel modo stesso che da cinghia e unghia si fece cigna e ugna. E gonghia probabilmente deriva dall'adiettivo grec. γογγύλος, Rotondo, onde il sost. γογγύλη, Rapa. –
Esempio: Pataff. 7: E dopo gogna tu ci andrai con gli erri.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 11: Un vezzo di diamanti era la gogna, La mitera una gala, o scappuccino, Da dar sollazzo, quale scuccobrino.
Esempio: Legg. Band. C. 1, 212: Sia condannato in detti scudi cinquanta, e messo in gogna, in Mercato vecchio, o ne' principali publici luoghi del Dominio dove sarà preso, e lì si debbe tenere el termine d'un'ora almeno, con un breve al collo, che dica per Sodomito.
Esempio: Grazz. Pros. 169: Quel pedagogo contraffatto messero in gogna alla colonna.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 9: Or dove sono I pugnali e l'accette? a che si stanno Le gogne oziose, e le mitere e i remi?
Esempio: Lipp. Malm. 6, 28: Perch'altrimenti c'entrerebbe il frodo, E voi staresti in gogna alla colonna.
Esempio: Not. Malm. 1, 298: La gogna e la berlina.... sono tutt'e due la stessa cosa.... La voce gogna può essere derivata, o dalla latina ignominia, per metatesi e sincope; o dalla volgare vergogna, pure sincopata: e dicendosi Stare e Mettere in gogna, pare che sarebbe lo stesso che dire Mettere o Stare in ignominia o in vergogna. In Firenze il luogo consueto dove si mette in gogna è la colonna di Mercato Vecchio.... A questa pena si condannano per ordinario i ladroncelli: i quali son quivi legati colle mani di dietro, e talvolta col corpo del delitto, attaccato al collo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 492: Gogna è un collare di ferro, stretto alla gola de' rei, che dipoi sono esposti agl'insulti della plebe: quasi che stiano in isbigottimento, confusione ed agonia.
Esempio: Giust. Vers. 40: Se suonano a gogna, Ci vedi la piena.
Esempio: E Giust. Vers. 45: Sognò l'accusa, il carcere, La Corte, il Presidente: In banco di vergogna Sedè coi malfattori; Udì parlar di gogna, Di pubblici lavori.
Definiz: § I. Pure per Collare o Anello di ferro, che ponevasi a schiavi o prigioni; in senso però figurato, e poeticam.
Esempio: Pulc. Luc. Giostr. 5: Amor suoi ceppi preparava e gogne, I gioghi, i lacci ed ogni sua catena.
Esempio: Poliz. Rim. C. 11: E dove Amore il cor gli avesse avvinto, Lì pascer l'alma di due luci sante, Preso nelle amorose crudel gogne; Sì l'assaliva con agre rampogne.
Definiz: § II. Figuratam., vale Luogo, e più comunemente Condizione, Stato, di dolore, di pena, d'impaccio, di vergogna, Affanno, e anche Scherno, Ludibrio, e simili. –
Esempio: Senec. Pist.: E in questa gogna ci convien nostra vita menare.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 62: Qui combatte l'onor con la vergogna; La vergogna è morir, chi vuol dir, dica; L'onore fia a uscir di questa gogna.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 94: Volle provar come fussi gagliardo, E ritrovossi come gli altri in gogna.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 10, 26: Che Orlando vendicar vorrà poi loro, E metter ci potrebbe in qualche gogna.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 19: Non si vuole uno amadore Sempre mai tenere in gogna.
Esempio: Ar. Sat. 1, 188: Quell'altro va sè stesso a porre in gogna, Facendosi veder con quella aguzza Mitra, acquistata con tanta vergogna.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 102: Bella cosa! piantare uno in isola, metterlo in una onoratissima gogna, e sedendo in panciolle dirgli: cicalate.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 18: Vedendosi le povere signore Così in pubblico quasi messe in gogna,... D'ira s'infiamman.
Definiz: § III. Avanzato alla gogna, o a gogne, vale figuratam. Che è di mala qualità, di pessimi costumi, Tristo, Ribaldo, e simili. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 62: Mena gente avanzata a mitre e a gogne, Da vender fiabe, chiacchiere e menzogne.
Definiz: § IV. Da gogna, detto di persona, o di moltitudine di persone, vale Che pei proprj vizj o reità è meritevole della gogna, Che commette pessime azioni, Che è di costumi corrotti. –
Esempio: Mont. Poes. App. 76: Gente da gogna, ma superbi e fieri, Mercatanti di fumo e vituperi.
Definiz: § V. Gogna, detto, figuratam. e per ingiuria, a Persona trista, ribalda, quasi Persona degna della gogna. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 142: Tu nascesti tra mitere e tra gogne, Come tra 'l bue e l'asin nacque Cristo.
Esempio: Franc. Son. 52: Capresto, gogna, mitera e giustizia.
Definiz: § VI. Gogna, si disse dai fonditori di artiglierie Quel ferro che teneva sospeso il mastio nella forma per produrre il vuoto nell'anima delle artiglierie, all'atto della fusione. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 84: Conciarvi la gogna che sustiene in mezzo l'anima e l'altre sue parti.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 85: E quella che mi par migliore è la gogna, la quale è un circulo di ferro ch'è largo apponto quanto è la grossezza de l'anima, ed ha quattro gambi in croce.