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1) Dizion. 4° Ed. .
GOGNA
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GOGNA.
Definiz: Luogo, dove si legano in pubblico i malfattori colle man di dietro, e col ferro al collo; e 'l Ferro stesso, vituperoso indizio de' lor misfatti. Lat. numella.
Esempio: Pataff. 6. E dopo gogna tu c'andrai con gli erri.
Esempio: Morg. 19. 140. Tu nascesti tra mitere, e tra gogne.
Esempio: Malm. 3. 62. Mena gente avanzata a mitre, e gogne Da vender fiabe, chiacchere, e menzogne.
Esempio: E Malm. 6. 28. Perchè altrimenti c'entrerebbe il frodo, E voi stareste in gogna alla colonna.
Definiz: §. I. E figuratam.
Esempio: Sen. Pist. E in questa gogna ci convien nostra vita menare (quì vale: nel carcere di questo mondo)
Esempio: Poliz. st. 1. 12. Preso nell'amorose crudel gogne Sì l'assaliva con agre rampogne (quì vale: lacci)
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 74. Quì combatte l'onor colla vergogna, La vergogna è morir, chi vuol dir, dica; L'onore fia a uscir di questa gogna (cioè: di questo impaccio, di questo intrigo)
Esempio: Morg. 10. 26. Ch'Orlando vendicar vorrà poi loro, E metter ci potrebbe in qualche gogna.
Definiz: §. II. Gogna, si dice altrui per ingiuria, quasi Degno della gogna. Lat. dignus vinculis, furcifer. Gr. κύφων, δικρανοφόρος.
Esempio: Libr. Son. 52. Capresto, gogna, mitera, e giustizia.