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Dizion. 5° Ed. .
AZZIMARE.
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pag.908
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AZZIMARE. Definiz: | Att. Acconciare con soverchia squisitezza, Raffazzonare. |
Dall'ant. franc. acesmar, acesmer, e anche asseymer, e questi dal grec. κοσμέω. – Esempio: | Dant. Conv. 200: Veggiano li cattivi malnati che pongono lo studio loro in azzimare la loro persona, che dee essere tutta con onestade. | Esempio: | Soldan. Sat. 107: Non con minore studio e squisitezza Per le nefande nozze il figlio azzíma. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 340: Non è possibile dire quanto sconciamente s'ingannassero e come, mentrechè lisciandoli ed azzimandoli [gli scritti degli antichi],.... e' si credono farli parere più vaghi a' poco intendenti. |
Definiz: | § II. Neutr. pass. – | azzimarsi Esempio: | Passav. Specch. Penit. 201: Va', donzella vezzosa, che studi in ben parere, azzimandoti e adornandoti. |
Esempio: | Bocc. Comm. Dant. M. 1, 499: Gran parte del tempo perdendo appo il barbiere in farsi pettinare la zazzera, in fare la forfecchina,.... e in ispecchiarsi, azzimarsi e allicchisarsi e scrinarsi i capelli. | Esempio: | Liv. Dec. 1, 423: Fu avuto di lei sospezione, però che troppo s'azzimava. |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 291: Quanto più si ritira, quanto più azzima, tanto par più vecchia. |
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