1)
Dizion. 3° Ed. .
GERGO.
Apri Voce completa
pag.757
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GERGO.
Definiz: | Parlare oscuro, e sotto metafora, come la ingegnosa per la chiave, la faticosa per la scala, bracchi per birri: o
sotto allusione, come allungar la vita, affogar nella canapa, per essere impiccato: o voci inventate, come gonzo per
contadino, morfia per bocca, stefano per pancia. E non s'intende, se non tra quelli, che ne hanno fatta osservazione, o
sono convenuti tra loro de' significati. Lo stesso, che Parlar furbesco, usato, e inteso da' furbi, e da' barattieri.
Lat. verba arbitraria, furtiva loquendi forma. |
Esempio: | Cas. Galat. E direbbe, ch'io t'insegnassi favellare in gergo, ovvero in cifera.
|
Esempio: | E Galat. car. 137. Perciocchè di quelle accozzate insieme si
compone quel favellare, che ha nome enimma, e in più chiaro volgare si chiama gergo. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 3. 43. Sempre in calmone, e per gergo ragiona. |
Esempio: | Segn. Pred. 19. Contutto io ne anche il volle a Giovanni far manifesto, se non in
gergo. |
|