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Dizion. 5° Ed. .
DINDO, e indeclinabilmente DINDI.
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DINDO, e indeclinabilmente DINDI. Definiz: | Sost. masc. Denaro; ma è voce propria dei bambini quando cominciano a favellare. Voce onomatopeica. – |
Esempio: | Dant. Purg. 11: Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi. | Esempio: | Pataff. 5: E per li dindi si rinfalconòe. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 262: Anzi che tu lassiassi il pappo e 'l dindi; cioè in infanzia, quando non sapendo parlare ancora, vollendo dire pane dicevi pappo, e vollendo dire denari dicevi dindi. | Esempio: | Alam. A. Rim. 82: E chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi. | Esempio: | Grazz. Pros. 90: Certi detti, che da bambino imparati aveva, non gli erano mai potuti uscir della mente; come al padre ed alla madre dire babbo e mamma; il pane chiamare pappo, e bombo il vino; e i quattrini diceva dindi, e ciccia la carne. | Esempio: | Menz. Sat. 70: Fur serpentacci intorno della culla D'Ercole che chiedeva il pappo e 'l dindi. | Esempio: | Magal. Lett. 161: Consegnatelo (il breviario).... al sig. Andrea Del Rosso, il quale prego oggi a rifarvi li dindi. |
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