Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DINDO, e indeclinabilmente DINDI.
Apri Voce completa

pag.379


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
DINDO, e indeclinabilmente DINDI.
Definiz: Sost. masc. Denaro; ma è voce propria dei bambini quando cominciano a favellare. Voce onomatopeica. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi.
Esempio: Pataff. 5: E per li dindi si rinfalconòe.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 262: Anzi che tu lassiassi il pappo e 'l dindi; cioè in infanzia, quando non sapendo parlare ancora, vollendo dire pane dicevi pappo, e vollendo dire denari dicevi dindi.
Esempio: Alam. A. Rim. 82: E chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi.
Esempio: Grazz. Pros. 90: Certi detti, che da bambino imparati aveva, non gli erano mai potuti uscir della mente; come al padre ed alla madre dire babbo e mamma; il pane chiamare pappo, e bombo il vino; e i quattrini diceva dindi, e ciccia la carne.
Esempio: Menz. Sat. 70: Fur serpentacci intorno della culla D'Ercole che chiedeva il pappo e 'l dindi.
Esempio: Magal. Lett. 161: Consegnatelo (il breviario).... al sig. Andrea Del Rosso, il quale prego oggi a rifarvi li dindi.