Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DINDO
Apri Voce completa

pag.130


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
» DINDO
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
DINDO.
Definiz: Parola, colla quale i bambini, quando cominciano a favellare, chiamano i danari. Lat. nummulus. Gr. νομισμάτιον.
Esempio: Pataff. 5. E per li dindi si rinfalconóe.
Esempio: Dant. Purg. 11. Innanzi che lasciassi il pappo, e 'l dindi.
Esempio: Ant. Alam. son. 24. E chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi.
Esempio: Lasc. nov. 2. Certi detti, che da bambino imparati avea, non gli erano mai potuti uscir della mente, come al padre, ed alla madre dire babbo, e mamma; il pane chiamava pappo, e bombo il vino, e a' quattrini diceva dindi, e ciccia alla carne.