Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
MOSCA
Apri Voce completa

pag.531


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
» MOSCA
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MOSCA.
Definiz: Insetto volatile. Lat. musca.
Esempio: Cavalc. fr. ling. La mosca è volatile, e vile, e immonda, e molto inquieta.
Esempio: Bocc. n. 19. 38. Con sua grandissima angoscia dalle mosche, e dalle vespe, e da' tafáni fu, non solamente ucciso, ma fino all'ossa divorato.
Esempio: Dan. Inf. c. 17. Quando morsi Da pulci son, da mosche, e da tafáni.
Definiz: ¶ In proverbio. E' non si può avere il mele senza le mosche, e vale, ch'e' non si può acquistar cosa veruna, senza noia, e fastidio. Lat. ubi uber, ibi tuber. Flos. 308.
Definiz: Levarsi le mosche d'intorno al naso, che è, non si lasciar fare ingiuria.
Definiz: ¶ E quell'altro. Le mosche si posano addosso a' cava' magri, Che vale: i meno potenti sono sempre i primi a esser puniti. Lat. canis pauperem peregrinum semper infestat. Flos. 310.
Definiz: Menare a mosca cieca: dar senza discrezione. Della cui origine
vedi nella voce SONAGLIO, e
Definiz: Flos. 91.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Va a fare la moscacieca, E non seguir più Marte, ne Ciprigna.
Definiz: E pigliar le mosche per aria. Adirarsi per ogni minimo che.
Definiz: ¶ E MOSCHERINO dim. di mosca. Lat. muscula. Onde il proverbio. Montare il moscherino, che vale subitamente adirarsi.
Esempio: Morg. Non domandar, quando e' l'udì Rinaldo, Se gli montò sul naso il Moscherino.