Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DIVELTO ed anche, con forma latina, DIVULSO.
Apri Voce completa

pag.743


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DIVELTO ed anche, con forma latina, DIVULSO.
Definiz: Partic. pass. di Divellere. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 12: Gli convenia trarre li denti delle mascelle, e così divelti seminarli nella detta terra arata da' buoi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 73: Cotali cose, divelte dalle radici, temperano ec.
Esempio: Ugurg. Eneid. 193: Perciò che 'l timone casualmente divelto da molta violenzia di venti, al quale io dato gubernatore m'apoggiava e reggeva i corsi vostri, io traboccando trassilo meco.
Esempio: Bocc. Rim. 137: Il cibo buono, che il peculio mio (le mie pecore) Dalla pietra divelto pasce e gusta, Lor poche serva buone, e ciò che io Ne mungo è saporoso.
Esempio: Collaz. SS. PP.: Purgata di tutte le spine, diveltene tutte le gramigne, ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 713: Quinci divelti al gran palagio andammo Da le grida chiamati.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 46: Divelto il primo [arbusto] Da le prime radici, uscir di sangue Luride goccie, e ne fu 'l suolo asperso.
Esempio: Varan. Vis. poet. 12: Mostrava un cuor da vampe avide preso, Che vivo ancor ardea, benchè divelto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 51: Aristodemo,... Dalle braccia diveltasi la figlia, Al fido Eumeo la consegnò.
Esempio: Leopard. Poes. 36: Prima divelte, in mar precipitando, Spente nell'imo strideran le stelle, Che ec.
Esempio: E Leopard. Poes. 58: Poi che divelta, nella tracia polve Giacque, ruina immensa, L'italica virtute, ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Staccato, Spiccato: anche figuratam. ‒
Esempio: Ugurg. Eneid. 60: Giace in terra il grande tronco ed il capo divelto dagli òmari, e giace il corpo senza nome.
Esempio: Car. Eneid. 5, 746: Tal sovente dal ciel divelta cade Notturna stella, e trascorrendo lascia Dopo sè lungo e luminoso il crine.
Esempio: Giord. Op. 1, 347: Ella (l'Epitome) è vero compendio dell'opera maggiore, e non pezzi da quella divelti.
Definiz: § II. Divulso talora vale anche Fatto in parti, Diviso; in locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 90: Ora quelle ragioni che non mi facevano temere di loro (dei Veneziani), mi fanno temere de' Svizzeri. Nè so quello si dica Aristotile delle repubbliche divulse; ma io penso bene quello che ragionevolmente potrebbe essere, quello che è, e quello che è stato.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 262: Se l'uno di loro possedeva forse più regni e più stati, l'altro non era da stimare manco, perchè non aveva sparsa e divulsa in varj luoghi la sua potenza, ma il regno tutto raccolto e unito insieme.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 3, 272: D'un corpo adunque (parla dell'Italia) di così divulse membra, nè da un solo spirito dominatore animato, non si può dire che v'abbia vero e comune parlare.
Definiz: § III. Divelto, detto di terreno, vale Lavorato a sufficiente profondità. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 2, 102: In un suo pezzo di terra divelta fece porre i detti magliuoli.
Esempio: Tedald. Agric. 57: Dipoi divelli il terreno minutamente braccia uno e mezzo addentro, e pianta quelle talee in quel terreno divelto.
Esempio: E Tedald. Cult. Vit. 17: Nel terreno sodo, e non ben divelto, non si generano molti vapori.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 35: Desidera [l'aniso] terra buona e divelta, e grassa con letame, e d'essere adacquato.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 36: Eleggi [per gli asparagi] lato di terreno grassissimo,... spugnoso e disciolto, divelto sotto un braccio.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 497: Terra divelta e rinnovata.