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Dizion. 3° Ed. .
CAVEZZA.
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CAVEZZA.
Definiz: | Quella fune, o cuoio, colla quale si tien legato per lo capo il cavallo, o altra bestia simile, per lo più alla
mangiatóia. Lat. capistrum. |
Esempio: | Morg. O Vegliantin tu non vuo' più cavezza. |
Esempio: | Fir. As. Gittatomi le mani alla cavezza, mi voleva trarre in verso lui.
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Esempio: | Tac. Dav. An. 1. 24. Un cavallo, rotta la cavezza, spaurito dalle grida,
scorrendo, s'avvenne in certi, e sbaragliolli. |
Definiz: | §. Di qui Romper la cavezza: diciamo di Chi perduto ogni rispetto dell'onesto, comincia a fare
scelleratezze. |
Definiz: | §. Cavezza: per simil. La fune con che s'impiccano gli huomini. |
Esempio: | Stor. Eur. 6. 153. O una cavezza dorata, ed unta, qual meritava il peccato suo.
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Definiz: | §. Cavezza: si dice a' Fanciulli, o servi sagaci, e tristi, quasi in obbrobrio: Degno di cavezza.
Lat. furcifer. |
Esempio: | Cecch. Donz. 4. 7. Sbietta. Signore. Onde si vien cavezza? |
Definiz: | §. Levar la cavezza: figuratamente: per Levar di soggezione, render libero. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 5. 31. Tu puoi fratel levarmi la cavezza, Cioè se vuoi, mi puoi
libero fare. |
Definiz: | §. Diciamo in proverbio: Metter la cavezza alla gola: Quando uno ha necessità d'una cosa, il
fargliele costare, più ch'ella non vale. |
Esempio: | Varch. Suoc. 1. 4. Non doveva però mettermi la cavezza alla gola.
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Definiz: | §. Cavezza di moro: Una sorta di mantello di cavallo. |
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