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MELO
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MELO.
Definiz: Sost. masc. Albero fruttifero di media grandezza, che ha i rami tortuosi, la buccia piuttosto sottile e liscia, le foglie ovali, dentate, acuminate, i fiori tra bianchi e rossi. Delle molte varietà che si conoscono, le più comuni fioriscono dall'aprile al maggio e portano a maturità il frutto nell'autunno. È il Pyrus malus dei Botanici.
Dal lat. barbaro melus, modificazione dell'aureo malus, forse per influsso del grec. μηλέα, Melo, o μῆλον, Mela. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 230: Il melo è arbore notissimo.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Le spezie de' meli son molte, delle quali potrà l'uomo per esperienza conoscere il vantaggio in ciascuna contrada, ed eleggere le migliori, e le men buone schifare.
Esempio: Pallad. Agric. 120: Di questo mese di febbraio, ovver di marzo, seminiamo i meli.... E son più generazion di meli, le quali è superfluo numerare.
Esempio: Bocc. Amet. 90: E vidi.... pieno di fioriti meli.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 229: E altra volta non fare com'e' meli dell'orto mio di villa, che, per non aver barbe in naturale terreno, ogni vento piccolo ne porta i fiori; ma ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 468: Il fido pero e 'l mel con maggior cura Visitar si convien.
Esempio: Salv. Canz. Pin. 7: È talvolta che 'l pin col melo E col pesco ancor s'affà; E s'innesta, ch'è più là, Spesso l'un nell'altro stelo.
Esempio: Roder. Op. 3, 469: Il melo è arbore molto universale, come quello che quasi sotto ogni cielo ed in ogni terra fa, sopportando il caldo e 'l freddo.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 6: A quello Che 'l delicato troppo e peritoso Mel non s'attenta, l'avventato pero Tosto si lancia.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 54: I peri ed anco i meli si annestano su giovani tronchi di cotogno.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 45: Quivi cercando o frutti, o dolci erbette Per dar sollievo alla molesta fame, Sotto un gran melo giunse, e li ristette, Quasi in loco opportuno alle sue brame.
Definiz: § I. Riceve varj aggiunti, che ne determinano la specie, come melo Appio o Appiuolo, melo Casolano, melo Cotogno, melo Francesco, melo Lazzeruolo, melo Moro, melo Moscadello, melo Zuccherino, ed altri moltissimi, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 380: Gli ulivi.... e i meli cotogni e i nespoli potranno star partiti da dodici infino in venti piedi.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 262: È adunque la pianta del melo cotogno quasi simile al melo volgare.
Esempio: Soder. Op. 3, 479: Le mele rose moscadellate si fanno con lo studio dell'industria dell'arte dell'insetare, annestando il melo rosa in su l'appiuolo o in su 'l melo moscadello.
Definiz: § II. Melo medico o di Media, e anche Melo assirio, si disse, conforme a proprietà latina, il Cedrato. –
Esempio: Domen. Plin. 384: Il melo assirio, chiamato da alcuni medico, è buono contra i veleni.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 100: E te anco ricevono i frangibili Solchi, medico melo.
Definiz: § III. Piantare un melo, o Far nascere un melo, dicesi per ischerzo ai bambini, quando cadendo battono in terra le natiche, che volgarmente si dicono Mele.
Definiz: § IV. Conoscere il melo dal pesco; modo proverbiale, che vale Avere chiara conoscenza delle cose, Saper distinguere una cosa dall'altra; Essere accorto. –
Esempio: Varch. Ercol. 100: A coloro che sono bari, barattieri, truffatori, trappolatori e traforelli, che comunemente si chiamano giuntatori,... si suol dire, per mostrare che le trappole e gherminelle, anzi tristizie e mariolerie loro sono conosciute, e che non avemo paura di lor tranelli:... Noi sappiamo a' quanti dì è San Biagio; Noi conosciamo il melo dal pesco, i tordi da gli stornelli,... l'acquerel dal mosto cotto, ec.