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Dizion. 3° Ed. .
U
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pag.1741
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Definiz: | Lettera vocale, e tal'or lettera consonante. Quando è vocale ha gran familiarità coll'o chiuso, dicendosi molte
voci coll'uno, e coll'altro, scambievolmente: Sorge, Surge: Agricoltura, Agricultura. Quando gli segue appresso,
un'altra vocale, quasi sempre tutte e due si pronunziano per dittongo, cioè in una sillaba sola, come ancora addiviene
all'I: Sguardo, Quercia: Guida, Fuoco. Bene è vero, che quando gli seguita appresso l'o, son sempre una sillaba sola,
ma seguendo una dell'altre vocali, tal'or son due: Persuaso, Ruina, Consueto. Precedendogli il G, C, o Q, fa sempre
dittongo, ed è pure una sola sillaba: Guerra, Guida: Guado, Quatto: Quercia, Quitanza. L'U consonante è assai
differente di suono dall'U vocale, però ricercherebbe differente carattere, essendo molto simile al nostro B, e al
β greco. Da alcuni è detto aspirato del B; onde molte voci, or coll'uno si
dicono indifferentemente, or coll'altro: Servare, Serbare: Nervo, Nerbo: Voce, Boce. Riceve dopo di se la R nella
stessa sillaba, e in mezzo della dizione, ma con molto perdimento di suono: Dovreste, Cavretto, Sovrano. Avanti di se,
nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, consente la L, N, R, S: Malva, Convito: Serva, Disviato, benchè la S si
truovi di rado nel mezzo della parola, e per lo più, ne' verbi composti, colla preposizion DIS, o MIS; ma si ben nel
principio molto frequente: Svenire, Svariare, Svinare. Deesi pronunziar la S, avanti all'U consonante, col suono
sottile, o rimesso, quale nella voce Accusa, secondo che si dice nella lettera S. Raddoppiasi, come l'altre consonanti,
nel mezzo della parola: Avvivare, Ravvolto. |
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