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1) Dizion. 4° Ed. .
DIMORA
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DIMORA.
Definiz: Indugio, Tardanza. Lat. mora. Gr. διατριβή .
Esempio: Bocc. nov. 35. 6. Siccome a colei, a cui la dimora lunga gravava.
Esempio: Dant. Inf. 10. Quando s'accorse d'alcuna dimora, Ch'i' faceva dinanzi alla risposta, Supin ricadde.
Definiz: §. I. Per Istanza, Permanenza. Lat. mora. Gr. μονή.
Esempio: Dant. Purg. 17. E prenderai alcun buon frutto di nostra dimora.
Esempio: E Dan. Par. 6. Tu sai, ch'e' fece in Alba sua dimora Per trecent'anni.
Esempio: Lab. 48. Se tu se' nella prigione eterna, senza dubbio più dura dimora credo, che vi sia, che quì non è.
Esempio: Alam. Colt. 4. 98. Cotal della famiglia il vecchio padre Saprà qual di costui prenda dimora.
Definiz: §. II. Per Fermata, Pausa. Lat. quies.
Esempio: Bern. Orl. 3. 4. 56. Non fanno al canto pausa, nè dimora.
Definiz: §. III. Per lo Luogo, ove si dimora. Lat. domicilium, mansio. Gr. οἰκητήριον.
Esempio: Bocc. g. 7. f. 4. Inverso la loro usata dimora con lento passo ripresero il cammino.
Definiz: §. IV. Far dimora, vale Dimorare. Lat. morari, manere. Gr. μένειν, διατρίβειν.
Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 70. Lo qual da Marte viene, e fa dimora.