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1) Dizion. 4° Ed. .
PODESTÀ.
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PODESTÀ.
Definiz: Quegli, ch'è costituto in podestà, ed ha imperio sopra coloro, che gli son dati in governo. Dissonlo gli antichi, tanto in genere masc. quanto in femm. e talora coll'accento sulla penultima. Lat. praetor. Gr. ἔξαρχος.
Esempio: Bocc. nov. 11. 9. Come più tosto potè, n'andò a colui, che in luogo del podestà v'era.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 24. Egli erano poche cose, che messer Guasparruolo da Saliceto facesse, quando egli era giudice della podestà di Forlimpopoli, che egli non me le mandasse a dire, perchè mi trovava così buon segretaro.
Esempio: G. V. 7. 13. 2. Elessono due cavalieri frati Godenti di Bologna per podestà di Firenze.
Esempio: Tes. Br. 5. 7. Seguirà altra materia per parlare degli altri animali, e primieramente dell'aquila, che è podestà di tutti animali, cioè uccelli (quì per similit.)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 515. Per esercitare la giustizia senza rispetto, o passione ec. s'introdusse signoria forestiera detta la podestà, che rendesse ragione.
Definiz: §. I. Diciamo in proverb. Il podestà nuovo caccia 'l vecchio; e vale, che Le nuove cose fanno scordare le antiche.
Definiz: §. III. Parimente in proverb. si dice: Far come il podestà di Sinigaglia; che vale Comandare, e far da se.
Esempio: Cecch. Dot. 3. 7. Tu farai Come il podestà di Sinigaglia.
Esempio: Ambr. Furt. 4. 3. Molto si fermano questi cuochi quì intorno; sarebbon mandati dal padrone, che avesse fatto, come il podestà di Sinigaglia?