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1) Dizion. 5° Ed. .
FULMINARE.
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FULMINARE.
Definiz: Neutr. Mandare fuori fulmini: detto di cielo, aria, e simili.
Dal lat. fulminare. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 125: Deh, socio mio, se 'l ciel giammai non fulmine Ove tu pasca, e mai per vento o grandine La cappannuola tua non si disculmine, Qui, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 66: E non fulmina il cielo? e non l'inghiotte La terra entro la sua perpetua notte?
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 37: Sopra il turbato ciel, sotto la terra Tuona; e fulmina quello, e trema questa.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 330: Anzi pare.... il tempo dovrebbe esser opportuno di mezza state, e quando l'aria lampeggia e fulmina.
Definiz: § I. E per Avventare, Scagliare, fulmini. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 196: Non fur mai Giove e Cesare sì mossi, A fulminar colui, questo a ferire.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 104: E se in ciò manco, Fulmina sul mio capo.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 63: Quando Giove tuona e quando fulmina nel cielo, i miseri mortali, consapevoli dei lor peccati, temono l'ira de la divina giustizia.
Definiz: § II. Impersonalm. per Cader fulmini, ed altresì, Lampeggiare, Folgoreggiare. –
Esempio: Salvin. Georg. 1, 111: Ma quando dalla parte del crudele Borea fulmina, e quando d'Euro e Zeffiro Tuona la casa, tutta la campagna Nuota co' fossi ch'ànno dato fuori.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 40: Intanto tuona, fulmina, si sente Ancor qualche gran gocciola cadere.
Definiz: § III. Per similit., Trarre furiosamente con le artiglierie contro il nemico; e dicesi anche delle artiglierie stesse. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 300: Furono perciò preparate subito diverse batterie dal Toledo,... e da più lati furiosamente si cominciò a fulminare contro le mura della città.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 228: Con l'artiglierie.... fulminavano contro a quelli che combattevano dalle torri.
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 277: I cannoni dalle muraglie fulminavan contra la gente.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 16: I cannoni tedeschi fulminarono sì furiosamente a scaglia, e dai fianchi i feritori leggieri tempestarono con sì fitta grandine, che i Francesi tornarono indietro laceri e sanguinosi.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam., per Vibrar colpi furiosi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 81: Grida Aquilante e fulminar non resta, E la spada gli pon dritto alla strozza.
Esempio: Cas. Rim. 1, 110: Ma un grosso stuol d'armati Filistei Rompe col fulminar d'una mascella.
Esempio: Car. Eneid. 12, 553: Qual'è de l'Ebro in su la fredda riva Il sanguinoso Marte allor, ch'entrando Ne la battaglia, o con lo scudo intuona, O fulmina con l'asta;... In così fiera, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 38: E s'avanza e l'incalza e fulminando Spesso alla vista gli dirizza il brando.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 49: Parte de' vivi ancora in fuga vanno, Della gran mole al fulminar smarriti.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 65: Ed a l'alfier, che 'l rimirava fiso,... Fulminò d'un mandritto a mezzo 'l viso.
Definiz: § V. E pur poeticam., detto di vulcano, Eruttare con gran fragore. –
Esempio: Leopard. Poes. 160: Fur città famose, che co' torrenti suoi l'altero monte Dall'ignea bocca fulminando oppresse Con gli abitanti insieme.
Definiz: § VI. Pure poeticam., detto di cura, affanno, vale Imperversare nell'animo, Far sentire ad esso tutta la sua forza. –
Esempio: Leopard. Poes. 133: Poi, quando tutto avvolge La formidabil possa, E fulmina nel cuor l'invitta cura, Quante volte, ec.
Definiz: § VII. Pure figuratam., per Parlare con veemenza, Inveire, contro persona o cosa. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 67: Villeroi meco fulminò contro la repubblica di Venezia,... e contro l'insolenza di quei che prevagliono.
Esempio: Segner. Pred. 523: Neemia fulminò contro quegl'iniqui.
Definiz: § VIII. E poeticam., per Minacciare fieramente con lo sguardo, col sembiante, quasi Mandar da esso folgori. –
Esempio: Tass. Gerus. 20, 12: Tutto il volto scopria per la visiera; Fulminava negli occhi e ne' sembianti.
Definiz: § IX. E per Muoversi con la rapidità o impetuosità del fulmine. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 84: De la donzella per modo gli calse,... Che fulminando fuor del letto salse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 117: S'avean le lance fatte dar con fretta, E venian fulminando alla vendetta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 23: Il dì quattordici giugno, alle cinque della mattina, Melas varcava, fulminando, l'augurosa Bormida.
Definiz: § X. E per Procedere in checchessia con precipitazione; ed anche Operare con la massima fretta, Fare prestissimo. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 265: Sì che, quanto alla spedizion di questo negozio, non solamente non si fulminerà, come mostrate di dubitare, ma non so quando ne vedremo la fine.
Esempio: Dav. Scism. 347: Avere esso nella Ruota di Roma molti anni giudicato, nè mai veduto tal fretta in alcuna causa leggiera, non che sì grave e grande e scandalosa;... essere risoluto di non fulminare.
Definiz: § XI. Att. Percuotere, Colpire, col fulmine. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 178: E' poeti scrivono di molti, che per lo vizio della superbia furono da Dio percossi e fulminati.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 1, 52: L'alloro intra le altre più sue proprietà n'ha tre laudevoli e notevoli molto.... La seconda si è, che non si trova mai questo arbore essere stato fulminato.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 788: E perchè furono tanto superbi, che vollono pigliare il cielo, per questo furono fulminati.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 57: O cielo, o Dei, perchè soffrir questi empj, Fulminar poi le torri e i vostri tempj?
Esempio: Buonarr. Fier. I. Introd.: Quand'ecco d'alto loco Donna venire in vista orrida e fiera, E sdegnosa arrotar sovra una selce Mille saette ed aguzzate e crude Fulminar minacciante il bel drappello.
Definiz: § XII. In locuz. figur. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 53: Appresso estimarono le opere di questi cotali [poeti] essere di tanta potenza, che nè il fuoco della invidia, nè la folgore della lunghezza del tempo, la quale ogni cosa consuma, dovesse mai queste poter fulminare, se non come quello arbore fulminava la celeste folgore.
Definiz: § XIII. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Mont. Poes. 2, 174: Già fulminava di Vertinga i campi Procelloso un guerrier.
Definiz: § XIV. E pur figuratam., riferito a persona, Colpirla con veementi parole, atti, e simili. –
Esempio: Bart. D. Inghilt. 4, 154: Già era fermo il doverne uscir la sentenza mortale [contro Maria Stuarda], con che appresso la fulminarono.
Definiz: § XV. Pure figuratam. Percuotere furiosamente con le artiglierie, ovvero con colpi: detto altresì delle artiglierie stesse. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 7, 4: Fulminarsi a gli scudi ambi e a la testa Dritti e rovesci a furia di tempesta.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 391: Nello spazio di mezz'ora quei dell'Olac intorno a ottocento, fra i continui tiri d'artiglierie, che dal forte di S. Giorgio gli fulminavano, e fra le cadute di molti, s'impadroniron di tutto quel tratto d'argine.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 172: Faceva uno sforzo contro il monte Farone, e Laharpe contro le batterie, che dal capo Bron fulminano l'entrata del seno.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 194: I repubblicani intanto insignoritisi delle artiglierie che munivano i tre ridotti, le voltarono contro la cappella del San Bernardo,... e facevano le viste di fulminarla.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 7, 416: Vi condussero cannoni e mortaj, donde con palle infuocate e con bombe fulminavano la città.
Definiz: § XVI. E per semplicemente Scagliare, Lanciare, riferito a folgore o simile. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 374: I fabbri di Giove fabbricano le folgori, le quali Giove fulmina.
Esempio: E Bocc. Filoc. 653: Quali folgori, quali tuoni potè mai Giove fulminare, che da temer fossero, sì come la nostra ira?
Definiz: § XVII. Figuratam. e poeticam. per Scagliare con impeto, con violenza, ed altresì Vibrare. –
Esempio: Car. Eneid. 12, 505: Diè Corineo per un gran tizzo a l'ara Di piglio, e.... Ad Ebuso, che incontro gli venìa, Nel volto il fulminò.
Esempio: Mont. Iliad. 4, 631: A costui fulminò l'irato Ulisse Nelle tempie la lancia.
Esempio: E Mont. Iliad. 7, 325: Era nel campo Un negro ed aspro enorme sasso: a questo Diè di piglio il Troiano, e contra il Greco Lo fulminò.
Esempio: E Mont. Iliad. 14, 570: Ma del fratello vindice Acamante A Promaco beozio, che l'estinto Traea pe' piedi, fulminò di lancia Tale un subito colpo che lo stese.
Definiz: § XVIII. Figuratam., riferito a pene, gastighi, e simili, vale Infliggere in modo impetuoso e con vigore. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 140: Pregò non fulminassero pene alle parole.
Definiz: § XIX. E per Proferire crucciosamente, ed altresì Minacciare. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 3: Medico fu mio padre, a cui più volte Fulminare ascoltai simil querele.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 127: Non sapendo voi fulminar le vostre maledizioni senza strepitamenti e senza schiamazzi.
Esempio: E Segner. Mann. apr. 23, 4: S'impone da sè medesimo quel gastigo che Giobbe fulminò su l'uomo malvaggio.
Esempio: E Segner. Mann. sett. 27, 4: Questi tre soli Vae non sono bastanti a farti perdere incontanente ogni amore che porti al secolo? E pure tutti e tre son già fulminati sopra gli amatori di esso.
Definiz: § XX. E riferito a grave sentenza, scomunica, pena, e simili, per Emanare, Proferire, Infliggere. –
Esempio: Vill. F. 136: Nel detto anno del mese d'aprile si fermò la pace tra Papa Urbano quinto (che tanto vogliosamente e tanto aspramente avea fulminate le sentenzie contro a messere Bernabò) ed il detto messere Bernabò.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 7: A effetto più tosto di terrore che di ruina, fulminò [il Pontefice] sopra di voi, a guisa d'un tuono sceso dal cielo, la salutare sentenza della scommunica.
Esempio: E Serdon. Esort. volg. 30: Che la sentenza della scomunica per le medesime apostoliche lettere publicata, non solamente è ingiusta ed indebita, ma anche nulla e di niun valore, per esser fulminata non legittimamente, e per non essersi osservato alcun ordine di ragione.
Esempio: Segner. Pred. 508: Da che peccaste, fu subito fulminata contro di voi la sentenza orribile di eterna condannazione.
Esempio: Mann. Ist. Ann. sant. 34: Provide ancora il Papa col fulminare scomunica, a sè e a' suoi successori riservata.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 562: Clemente decimo fulminò nel 1673 una terza bolla, che non fu più efficace delle sue sorelle.