Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
UOVO
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UOVO.
Definiz: Voce bissillaba, dittongo la prima sillaba. Parto degli uccelli, e de' pesci, dal quale nascono i lor figliuoli. Lat. ovum, gr. ὠόν.
Esempio: Bocc. nov. 61. 7. E alla fante fece portare in una tovagliuola bianca i due cappon lessi, e molte uova fresche.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 5. Alcune crescevano, come una comunal mela, e altre, come un'uóvo.
Esempio: Cresc. 9. 86. 6. E da sapere, che l'uóva lunghe e agute son maschie, e le ritonde son femmine.
Definiz: Dicesi anche all'uóvo. CUCCO, ma è voce puerile, come PAPPO, DINDI, e simili: onde per esemplo.
Esempio: Esempio del Compilatore Essere il cucco della mamma, si dice del figliuol più amato. Lat. matris deliciae.
Esempio: Lorenz. Med. canz. a ballo. Già credetti essere il cucco.
Definiz: Diciamo in proverbio, d'huomo d'età, e' non è come l'uovo fresco, ne d'oggi, ne d'ieri.
Definiz: Acconciar l'uova nel paneruzzolo, cioè accomodar bene i fatti suoi.
Definiz: Avere, o voler l'uovo mondo,cioè avere, o volere una cosa, senza fatica, o pericolo.
Definiz: Romper l'uovo in bocca, cioè guastare i disegni altrui, quando egli è in sul colorirgli. Lat. consilium dirimere, conatum frangere.