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1) Dizion. 5° Ed. .
ONTOSO.
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ONTOSO.
Definiz: Add. Fatto o Detto per onta altrui, per recargli onta, oltraggio, ingiuria; Ingiurioso, Oltraggioso. Di uso oggi men comune. –
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 32: E in questo dicendo male d'altrui: o altre parole ontose e avvelenate in dispregio e danno della persona a cui tu porti invidia.
Esempio: Dant. Inf. 7: Gridando sempre in loro ontoso metro.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 3: Diavoli i maghi son, che stregan cuori,... Qual per superbia ontosa ed alterezza, Qual per ingorda ingluvie di sapori, Qual ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 517: Ontosa, che fa onta, dispetto, e tenta quanto è in sè, di far vergogna altrui.
Esempio: E Salvin. Odiss. 388: Questa Ulisse Sgridò con motti ontosi. Forestiero Miserabil, tu sei cert'uom di mente Sbalordito.
Definiz: § I. E per Tale di cui ci dobbiamo vergognare; Ignominioso, Vituperevole; detto di atto, operazione, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 434: Di quella ontosa perdita furono adirati i Padri contro a Menio.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 300: Io sono il primo chiamato, non certo per onore, ma per onta; e non come senatore, ma come colpevole e malfacente della malaugurata guerra e dell'ontosa pace.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 14: Noi non preghiamo neente che noi non siamo tentati, chè ciò sarebbe folle preghiera ed ontosa.
Esempio: Vill. G. 322: Andonne in Cicilia per far guerra e reconne ontosa pace.
Esempio: Bocc. Lett. 11: Perseo re di Macedonia primieramente sconfitto,... e dato nelle mani di Paolo Emilio, similmente le catene trionfali e la strettezza della prigione e la rigidezza de' prigionieri, infino alla morte ontosa, provò.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 3, 510: Come scrisse Tucidide, non è atto ontoso il confessar la povertà, ma ben l'adoprar in maniera che tu non fugga la povertà.
Definiz: § II. Detto di persona, compagnia, o simili, per Che ha in sè, nella propria vita, nelle sue azioni, ragione di onta, vergogna, disonore; Ignominioso, Obbrobrioso. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 69: Ogni nomo [che] vuol bella e buona ogni sua cosa, voglia bello e buono sè sovra di tutte; chè tutte belle cose sono laide ad uomo non bello, e tutte orrate a ontoso uomo ontose.
Esempio: Liv. Dec. 1, 181: E che credete voi che pensassero quelli che udirono bandire che voi di Roma vi doveste partire? Che ne pensano quelli che questa ontosa compagnia hanno incontrata? (Il lat. ha: ignominioso agmini).
Esempio: Tav. Rit. 1, 71: Amoroldo, sì come cavalier ontoso, sie tende uno arco sorian lo quale avea nella navicella e tiralo con una saetta avvelenata, e sie ferì Tristano nella coscia diritta.
Definiz: § III. E per Fieramente crucciato, adirato. –
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 135: Consentì il cavalier senza paura.... Voi.... via ve ne andaste..., Tal che ontoso tornò non che scontento.
Definiz: § IV. E per Che fa onta, cioè oltraggio, ingiuria, altrui; Che oltraggia, Che ingiuria. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 7: E andiamo loro incontro, Minacciatori austeri, Ontosi incalzatori.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 471: Ontosi incalzatori.... cioè ingiuriosi, oltraggiosi, che fanno onta altrui, cioè sprezzo, vergogna, disonore.
Definiz: § V. Membri ontosi, trovasi per Parti vergognose, Pudende. –
Esempio: Benciv. Aldobr. N. 219: Il sesto ha nome Libra; questo fa i membri ontosi all'uomo e alla femmina.
Definiz: § VI. Essere ontoso di checchessia, vale Vergognarsene. –
Esempio: Nell. I. Comm. Forest. 2, 19: Essendo questa la moda, io non ne son punto ontoso. S. Eh, come ci entra l'unto qui! G. Ontoso, cioè vergognoso.