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1) Dizion. 5° Ed. .
MATASSA
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MATASSA.
Definiz: Sost. femm. Certa quantità di filo avvolto in più giri eguali sul guindolo o sull'aspo, i cui due capi, l'uno e l'altro dei quali dicesi Bandolo, sono fermati con un nodo.
Dal basso lat. metaxa, e questa dal basso grec. μέταξα. –
Esempio: Bocc. Laber. 202: Elle non ti metteranno in disputare o discutere quanta cenere vi voglia a cuocere una matassa d'accia.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 386: Ebbi el fardellino cor e' sei mazzi di lino, e le due matasse di seta.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 141: I' pareva in su questa tua balena Una matassa in su 'n arcolaio.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 145: Dell'altra filosofica famiglia Sono intricati più, dico, gli errori, Ch'una matassa quando si scompiglia.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 73: Alle quali più si converrebbe cercare quante matasse faccian mestieri a riempiere una tela, che entrare per le scuole de' filosofanti.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 349: Mando a mona Ginevra l'accia sottile, insieme con la sua matassa, e mi pare sia quasi come quella.
Esempio: Soder. Op. 2, 198: Ridotto poi ch'egli sia (il lino) con la rocca a filo,... si dee fare un fortissimo ranno di cenere di cerro per porvi dentro le matasse dell'accia.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 107: E' mi pare che noi facciamo come quelle femmine che dipanando si abbattono in qualche matassa scompigliata, le quali dopo aver fatte tutte le lor diligenze per ravviarla e rinvenire il bandolo, si provano ec.
Esempio: Red. Osserv. anim. viv. 35: Grandemente assottigliandosi, come una matassa di fili sottilissimi ed intrigati, si avvolgono intorno al canale degli alimenti.
Esempio: Fag. Rim. 7, 133: Discorrer del cucire e del filare, E come una matassa si dipana, Senza perderne il bandol nè arruffare.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3. 108: Una parola.... alle volte risveglia materia per un lungo trattato, ed è, come dire, il capo di una matassa, che quando si è ritrovato, trae dietro a sè il continuato filo di quella fino alla fine.
Definiz: § I. E per estensione dicesi anche di metallo filato.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Soder. Op. 2, 401: Usano, avanti che (le zucche) sien mature affatto, tagliarle all'intorno in striscie sottilissime come nastri, seccarle al sole, farne gomitoli e matasse, poi nell'acqua rinvenute, cuocerle con la carne, ec.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 96: Così tutto dentro il corpo del vaso s'ingombra d'una tale scompigliata matassa di fila grosse e sottili.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 524: Per forza di cera e d'aghetti si uniscono (i capelli), si fermano, si rendono tutti di un pezzo, una matassa intera.
Definiz: § III. Pure per similit., si disse Una ciocca di crini che in certi cembali antichi andava a fregare le corde dell'istrumento. –
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 48: Il quale strumento [di tasti] ha le corde secondo l'uso di quelle del liuto, e vengano secate a guisa di quelle della viola da un'accomodata matassa artifiziosamente fatta delle medesime setole di che si fanno le corde a gli archi delle viole: la qual matassa con assai facilità viene menata in giro con un piede da quello istesso che lo suona, e ne seca continuamente col mezzo d'una ruota sopra la quale passa quella quantità che vogliano le dita di lui.
Definiz: § IV. Matassa, pur nel senso del tema, usata in locuz. figur. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 213: A voler dirci quel che poco s'usa, Sanza bandol ci son molte matasse.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 24: Di questo filo si valse già san Tomaso, affine di scandagliare il mare senza fondo della passione.... E di un tal filo chi può mai finire di svolgere la matassa?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 200: Ho studiato il costume suo per potermivi adattare, la qual cosa m'è giovata più volte, e non trovo da qual capo io debba prendere questa matassa.
Esempio: Capp. Longob. 163: Durò quattro anni il pontificato suo, nel quale si veggono avvolte gran fila come in piccola matassa.
Definiz: § V. E figuratam., per Affare, Negozio, Faccenda, e simili; usata però con qualche aggiunto o verbo, che accenni a difficoltà, disordine, o simile. –
Esempio: Ambr. Furt. 4, 8: Questa è una matassa scompigliata; ma poi che la pania non ha tenuto, io non vo' cercare cinque piè al montone.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 88: Io ho alle mani una matassa Sì scompigliata, che s'io trovo il capo Da ravviarla, io son valente.
Esempio: Salv. Granch. 1, 3: In fin che tu non guasti e non fornisci Di scompigliar tutta questa matassa, Tu non se' per restar.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 62: Oh questa sì ch'è una mala matassa, Piero fra sè borbotta allor pian piano.
Definiz: § VI. E pur figuratam., per Affare imbrogliato, Negozio avviluppato, Imbroglio, Viluppo, e simili. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 57: Tu di' pure che colui è stato pagato, e che tu se' stato in villa; questa è una matassa, che non la rinverrebbe Aristotile.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 227: Di quel che si pensa di loro, della speranza si può tenere del marchese di Saluzzo e delle genti venete, e finalmente l'ordine tutto di questa matassa, ec.
Esempio: Med. Aridos. 2, 3: Ancor non intend'io questa matassa.
Esempio: E Med. Aridos. 3, 7: Poi vo' ritrovare questa matassa; ch'io sto confuso, quello ch'io m'abbia a credere.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 117: Vinto dallo amore Della Fiammetta, allevata di casa Noferi vostro.... F. Ah! ah! questa fia un'altra Matassa.
Esempio: E Cecc. Comm. ined. 1, 6: Io non vorrei che tu mi mettessi in qualche matassa, ch'io restassi poi ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 230: Non doveva esser loro nascosto, che la Francia faceva, come si suol dire, fuoco nell'orcio, ed era in questa matassa.
Definiz: § VII. Ed altresì per Intrigo, Trama, o simile, per ingannare altrui. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 257: Bastivi, che ci è Sotto matassa.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 9: Andamenti V'eran di ministranti, Di cittadini storie, Matasse di serventi, E viluppi d'amanti uomini e donne, ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 286: Io me l'aspettava che avesse a seguir così. L. (Sicuro, sè l'è tutta sua matassa!).
Definiz: § VIII. E costruito con un compimento, vale Ammasso confuso di ciò che è espresso dal compimento medesimo. –
Esempio: Galil. Op. VII, 338: Una tal matassa di osservazioni va poi conferendo con un'altra simile, fatta da un altro osservatore, in un altro paese, con diverso strumento ed in diverso tempo; e da questa cerca l'autore di ritrar quali sarebbono state l'altezza della stella ec.
Esempio: Giust. Vers. 81: Vedi che laida guerra, Che matassa d'inganni!
Definiz: § IX. Arruffare la matassa o le matasse, vale figuratam. Imbrogliare un affare, Turbare maliziosamente un disegno, e simili.
Definiz: § X. E in modo basso, dicesi per Fare il mezzano in amore, Ruffianeggiare. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 66: Mangian spinaci, arruffan le matasse, Ed ha più vizj ognun di sei Margutti.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 6, 24: Costei.... Copia faceva a nobili e plebei Di sè non solo, a viva forza d'ori, Ma ancora a una sua figlia (oh fati rei!) Le matasse arruffava.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 192: Questa con tutte tira giù la buffa, E in men d'un giorno la matassa arruffa.
Esempio: Not. Malm. 1, 306: Mangian spinaci, arruffan le matasse: questi sono due detti della nostra plebe, la quale, secondo il suo consueto, ne forma sempre de' nuovi sulla similitudine delle parole; ed il primo significa fanno la spia, il secondo fanno il ruffiano.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 3: Non pensate più là. Basta che vi contentiate che io arruffi un po' le matasse a mio modo.
Definiz: § XI. Arruffarsi la matassa, o Scompigliarsi, la matassa, dicesi proverbialm., e più spesso nella maniera La matassa si arruffa, o si scompiglia, di un affare qualunque che si complica e diviene sempre più imbrogliato; ma riferiscesi più specialmente a faccende politiche. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 317: O scellerati!... O. I sospetti son gravi.... C. Ora si scompigghia (scompiglia) la matassa pil (pel) verso.
Esempio: Panant. Paret. 35: Filosofi del dì, politiconi, Venite a trastullarvi a' paretai; Chè se mai si arruffasse la matassa, Prudenza fia stare a veder chi passa.
Definiz: § XII. Dipanare la matassa, figuratam., vale Mettersi a un affare alquanto imbrogliato e studiarsi di venirne a capo. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 76: Lasciate fare a me. Orsù io vo a dipanar la matassa.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 41: Oh se mi riesce di ben dipanar la matassa, che ho messa sull'arcolaio della mia mente, spero di ordire una tela finissima di guadagno incredibile.
Definiz: § XIII. Ravviare una matassa, o Sciogliere, una matassa, vale figuratam. Mettere ordine a una faccenda intricata. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 375: C'è questa differenza, che le commedie si rassettano, e questa matassa non la ravvierebbe tutto 'l mondo.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 2, 11: Per iscioglier tutta questa matassa, ci vorrebbe almeno un mese di tempo.
Definiz: § XIV. Trovare il capo della matassa o alla matassa o Ritrovare il capo della matassa o alla matassa, vale figuratam. lo stesso che Trovare il bandolo della matassa o Ritrovare il bandolo della matassa. –
Esempio: Ambr. Bern. 4, 9: Or va' via a tua posta, e fa' che menici Quel servitor, chè si ritrovi il bandolo Di questa matassa.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 68: Ora della matassa Il bandolo comincio a ritrovare.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 183: Ho pensato e ripensato come può un cervello essere così continuamente in movimento. Non è possibile ch'io possa ritrovare il capo a questa matassa.