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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPETTARE.
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DISPETTARE.
Definiz: Att. Tenere a vile, Disprezzare, e propriamente in modo sdegnoso: ma oggi è voce di raro uso.
Dal lat. despectare, che aveva, come despicere, anche il senso di Disprezzare. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 168: Salamone dice: Chi dispetta suo amico, elli è povero di virtù.
Esempio: Liv. Dec. 2, 342: Tu metti virtude in superbia e in soperchianza, e in dispettare gli Dii e gli uomini.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 165: Ed ogni cosa ho messo a non calere; La non discreta turba ho dispettata, Che 'l ver non segue, ma 'l falso parere.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 37: I quali [falsi uomini e menzogneri] sono e meritamente in odio a Dio, in dispetto alla natura, e da tutto l'uman genere simigliantemente dispettati e abbominati.
Esempio: E Salvin. Senof. 47: Di niun supplizio v'è scampo a chi dispetti Corimbo.
Definiz: § I. E riferito a cose, per lo più morali, vale Non farne conto o stima alcuna, Non curarle, e simili; anche figuratam. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 177: Morte dispetta tutte glorie, ed inviluppa gli alti e bassi, e pareggiali tutti.
Esempio: Liv. Dec. 2, 267: Fosse punito del suo comandamento, ch'egli avea dispettato.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 316: Ardito, e dispettando la burbanza e lo vano appresto, li vinse senza sangue e senza uccisione.
Definiz: § II. Per Offendere, Oltraggiare, Insultare e simili. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 209: Egli non erano da temere, se fosse chi discettare li volesse.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 335: O perchè dispettar si sentisse in parole.
Esempio: Pucc. A. Centil. 30, 6: E correr fero il dì di San Giovanni Il palio, dispettando l'Aretino.
Definiz: § III. Neutr. Far dispetto, e anche semplicemente Far dispiacere. ‒
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 18: Ragunati, consiglia, pratica, priega questo, rispondi a quest'altro, servi costui, dispetta a uno altro, compiaci, gareggia ec.
Esempio: Car. Arist. Rett. 100: Quelli che fanno dispetto, mostrano di non curare; per questo che 'l dispettare è uno impedimento che noi facciamo de le voglie altrui, non per aver noi, ma perchè altri non abbia.
Definiz: § IV. Si usò per Prendere onta e sdegno, Adirarsi o Incollerirsi fortemente, e anche soltanto Sentir vergogna. ‒
Esempio: Vill. G. 725: Della quale richesta il Re di Francia forte dispettò, e crebbe lo sdegno, e la guerra.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 256: Dice l'autore, che Marte il fa perchè dispettò che li fu tolto il patrocinio.