Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SCHERNIRE
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SCHERNIRE.
Definiz: Fare scherno a diletto, dispregiare alla scoperta. Lat. irridere, contumelia afficere, subsannare.
Esempio: Galat. E sappi, che niuna differenza è da schernire a beffare, se non fosse il proponimento, e la intenzione, che l'uno ha diversa dall'altro, conciossiachè le beffe si fanno per sollazzo, e gli scherni per istrazio, come che nel comune favellare, e nel dettare si prende assai spesso l'un vocabolo per l'atro; ma chi schernisce sente contento della vergogna altrui, e chi beffa, prende dell'altrui errore non contento, ma sollazzo.
Esempio: Boc. Nov. 77. 2. Spesse volte avviene, che l'arte è dall'arte schernita, e perciò è poco senno il dilettarsi di schernire altrui.
Esempio: E Bocc. Nov. 60. 23. Fece coloro rimanere scherniti, che lui, togliendogli la penna avevan creduto schernire.
Esempio: Dan. Inf. 23. Questi per noi Sono scherniti, e con danno, e con beffa.
Definiz: §. Per metaf. Non curare. Lat. contemnere, ridere.
Esempio: Vinc. Mart. Poes. Drizzin pur gli occhi della mente dove Salda Colonna scherne il caldo, e 'l gelo.