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1) Dizion. 5° Ed. .
CREATO.
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CREATO.
Definiz: Sost. masc. Dicevasi un tempo Colui che era stato creato, ossia educato, nella casa di qualche Grande, o anche di privato cittadino, dal quale poi era investito di alcun grado o ufficio, ovvero tirato su in una data professione o arte, o comecchessia bene avviato, onde spesso diveniva suo dipendente.
Dallo spagn. criado. –
Esempio: Bern. Orl. 32, 42: Il re di Fiessa.... Disse: Signor, io voglio un poco uscire, Ed ho speranza che Macon ci aiuti; Un mio creato ti vo' far sentire.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 26 t.: Dilettandosi.... questo re assai de la caccia, accadde che trovandosi un giorno.... appartato in quella da tutti gli altri, fuori che solamente da un suo creato, di chi egli molto si fidava, sopraffatto dal sonno ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 133: Con detto Rinaldo, e con Antonio Mini suo creato, se n'uscì [Michelangelo] di Firenze non senza qualche difficoltà.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 261: Ordinò ancora i pergami di bronzo, dentrovi la Passione di Cristo;... quali, non potendo egli per vecchiezza lavorare, finì Bertoldo suo creato.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 209: Partì dunque [Michelangelo] segretamente per la via del monte di San Miniato.... menandone seco Antonio Mini suo creato, e 'l Piloto orefice, amico suo fedele.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 191: Un vecchio, che ha il modo a spendere Gagliardo,... fa ogn'opera Di farla (una fanciulla) dar per moglie a un suo creato.
Definiz: § I. Per estensione, si disse anche di Colui che era comecchessia addetto ai servigj di un Grande, e con affetto e premura si adoperava per esso. –
Esempio: Mart. V. Lett. 66: La lettera dica che Vostra Eccellenza me li dona (500 scudi), perchè io mi possa intertenere onoratamente, come a suo creato, sino al suo ritorno.
Esempio: E Mart. V. Lett. 70: Io voglio nella risposta [al Tasso] essere tanto riservato, che io la mandi a Vostra Eccellenza, la quale deve moderare le passioni e le immoderanze delli suoi creati.
Definiz: § II. E figuratam., Chi per affezione, o per benefizj ricevuti, è caldo fautore di alcuno; e in questo senso, ma in modo alquanto dispregiativo, userebbesi anche oggi. –
Esempio: Varch. Ercol. 16: Io pensava bene che m'avesse a esser risposto, non già da lui (dal Castelvetro), ma da alcuno creato, o amico suo.
Definiz: § III. Si usò pure, conforme ad uno dei sensi della voce spagnuola, per Servo, Servitore, Famiglio, allevato in casa. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 519: La madre.... mandò uno suo famiglio, di quegli che gli Spagnuoli chiamano creati, che vuole dire allevati in casa loro, con cinque mila fiorini.
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. appr.: Subito che lo creato vide messer Nugno, lo riconobbe, e gittossegli a' piedi.... Avendo messer Nugno avuto li danari, li quali quello creato di casa sua gli aveva messi in sur uno banco in Vinegia.