Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCRESCERE.
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INCRESCERE.
Definiz: Neutr. Essere a noia, a tedio, a fastidio, Esser di peso, Esser grave, Rincrescere; ma è voce oggi del nobile linguaggio.
Probabilmente dal lat. increscere, Crescere, con la in intensiva. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Non t'incresca restare a parlar meco: Vedi che non incresce a me, ed ardo.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Ciò che pria mi piaceva, allor m'increbbe.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 191: Increscendo a un monaco la compagnia, e non trovandovi pace, fuggì alla solitudine.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 3: Quando si tolse dal proprio camino Per andar con costei, la qual gl'increbbe, Come s'avesse il morbo sì vicino, O pur la morte istessa.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 44: Non v'incresca il passar Durenza e Sorga.
Esempio: Alf. Trag. 4, 207: A me stesso incresco ognora, e altrui.
Esempio: Pindem. Poes. 52: Nè t'increbbe, almo Sole, nè t'increbbe Il diro uffizio, o pia del Sol germana?
Esempio: Leopard. Poes. 60: A voi, fra quante Stirpi il cielo avvivò, soli fra tutte, Figli di Prometèo, la vita increbbe.
Esempio: E Leopard. Poes. 161: Obblio Preme chi troppo all'età propria increbbe.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 32: Questa città corrotta Ai magnanimi incresce.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 315: Che già lo carco di laggiù mi pesa; cioè lo carico ch'io aspetto di portare, quando serò morto, in sul capo per la mia superbia, già m'incresce e dà tormento a l'anima mia, come se io l'avessi addosso.
Esempio: Manz. Poes. 37: Incresce l'asta e pesa Alla mia man.
Definiz: § II. E nello stesso senso, costruito a modo d'impersonale, e con un compimento retto dalla particella Di o Che. –
Esempio: Dant. Conv. 269: Parve a me che fosse d'aspettare tempo, il quale seco porta il fine d'ogni desiderio, ed appresenta, quasi come donatore, a coloro a cui non incresce d'aspettare.
Esempio: Cat. Cost. volg. 108: Non t'incresca d'imparare.
Esempio: S. Antonin. Lett. 179: Non è bene disposta quella religiosa a comunicarsi, che gl'incresca d'essere religiosa, e che non ha intenzione di vivere religiosamente, e fare il debito della religione e della sua regola.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 83: Deh non t'incresca, Ch'a te compagno, a me campion s'accresca.
Definiz: § III. E pure nello stesso costrutto, vale Avere, Sentire, dolore, Rincrescere; ed altresì Sentire commiserazione o rammarico di checchessia o di chicchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Pace volli con Dio in su lo stremo Della mia vita; ed ancor non sarebbe Lo mio dover per penitenzia scemo, Se ciò non fosse, che a memoria m'ebbe, Pier Pettinagno in sue sante orazioni, A cui di me per caritate increbbe.
Esempio: Petr. Rim. 1, 25: Poi seguirò, siccome a lui ne 'ncrebbe Troppo altamente.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 151: Per l'amor di Dio e per onor di te t'incresca di me.
Esempio: E Bocc. Laber. 165: Prima ch'io potessi alla risposta aver la voce, dirottamente, di me increscendomi, cominciai a piangere.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 124: A' Fiorentini incresceva della crudeltà che in loro medesimi (i Pisani) sofferiano per loro ostinazione, e dato l'ora e 'l tempo egli (Dio) aprì loro una porta,... e' Fiorentini.... entrarono in Pisa.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 108: Avvisoti come questo dì è morto Soldo degli Strozzi; che per Dio me n'è incresciuto.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 355: Me ne incresce per amore di due fanciulle grandi ha in casa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 5: E ben ch'aiuto poi da te non esca, Poco non mi parrà che te n'incresca.
Esempio: Cas. Pros. 3, 233: Dite a S. S. illustrissima che del mal suo è incresciuto più a me che a voi.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 300: Increscati di me che morto vivo, Come tuo mezzo qui nascier mi volle.
Esempio: Cecch. Incant. 1, 1: Barbera, e' lo sa Iddio, quanto e' mi incresce d'ogni tuo scontento.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 214: Alla vostra de' giorni passati risposi increscendoci assai della afflizione vostra.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 58: A lei d'abbandonar increbbe Il Signor caro e la prigion diletta.